Tanta, tanta roba... Oggi, al Prà de la Fam, sul lago di Garda, sua maestà il Peler è andato in scena con il suo vestito migliore. Vento dalle 7,00 alle 12,00, per una sessione di windsurf di puro godimento! E come se non bastasse, ho avuto il piacere di immortalare lo show di Simone Grezzi.
Windsurf, Prà de la Fam (Lago di Garda), 1 settembre 2019: un Peler da urlo!
E' da una decina di giorni che il Lago di Garda sta regalando quasi ogni giorno Peler. Qualche volta più forte, altre volte solo una ventina di nodi..... In settimana, mi ero mangiato le mani per aver perso alcune delle Pelerate migliori. Non si possono mica lasciare tutte a quel gran lavoratore del Gianky, mi dicevo! Ed oggi sono riuscito finalmente a beccare anch'io un Peler tra i 25 ed i 30 nodi, che non voleva più saperne di fermarsi....
In questi giorni, come prontamente annunciato nel forum di waterwind, sta facendo condizioni perfette per la genesi dei termici mattutini sui laghi del Nord Italia (vedi anche sessioni recenti a Valmadrera, lago di Como), che, anche senza aiutino di correnti da nord in quota, possono raggiungere forte intensità ed una buona durata.
Vinta la stanchezza per la giornata piena di ieri in famiglia (e qualche incertezza, visto che i modelli previsionali non davano tutti conferma del Peler - ma come al solito, meglio usare la propria testa), ieri sera, alle 21,00, sono partito da Monza per il Prà.
Al mio arrivo alle 23,00, il parcheggio del Prà era un accampamento.... ed ho trovato per miracolo uno degli ultimi posti liberi per parcheggiare la macchina. In Germania, devono aver rinviato l'inizio delle scuole, o raddoppiato i giorni di ferie, perché i tedeschi sono ancora tutti in vacanza! Ho dato un'occhiata anche alle nicchie più a nord, lungo la strada, con l'idea, una volta tanto, di uscire a Nord della spiaggia del Prà, dove il vento entra ancora meglio; ma anche queste erano già tutte occupate...
Al mio risveglio poco prima delle 7,00, ho notato che il vento aveva già quasi raggiunto la spiaggia del Prà, e qualcuno già iniziava ad uscire. Anomalo, ed ottimo segnale.... Ho dato anche un occhio all'anemometro di Malcesine, dove il vento entra sempre prima, ed ho visto che lì c'erano già 20 nodi. Mi sono detto: buon Peler sicuro anche al Prà. E, quindi, ho scelto subito di preparare il Fanatic Skate 93 invece che il Tabou 3s 106. Ho avuto qualche indecisione in più per la vela, perché il vento alla spiaggia arrivava ancora a folate. Memore dell'uscita di domenica scorsa, ho deciso per la Ezzy Elite 4.7, trimmata per vento medio.
Alle 8,00, sono entrato in acqua. La prima cosa che mi ha colpito favorevolmente è stato il piano d'acqua. Le classiche onde lunghe del Prà, regolari, che sono una libidine per saltare. Era da tempo che mi mancavano. Sul bordo, avrei preferito avere sotto i piedi la mia tavola Wave, o almeno un Freestylewave, invece che il freestyle. Il piano d'acqua, in realtà, nel corso della mattinata, ha risentito un po' del traffico di windsurfer presenti ed è diventato un po' choppato, ma al largo, tutto sommato, la possibilità di incrociare belle onde è sempre rimasta.
La seconda cosa che mi ha colpito favorevolmente è stata la temperatura dell'acqua (oltre che quella dell'aria): pur essendo uscito in shorty alle 8,00 di mattina, non ho avuto assolutamente freddo. Ed io cado spesso.... Mi sono venuti in mente quelli che dicono che l'acqua del lago è fredda (e magari non ci hanno mai surfato).
Dopo mezz'ora, quando il vento è ulteriormente rinforzato (come sempre al Prà, quando il sole illumina bene le falesie sopra lo spot), mi sono ritrovato sovrainvelato con la 4.7. Avrei dovuto armare la 4,2, fidandomi degli indizi sopra menzionati. Ma mi sono detto: resisti un' oretta, e poi, quando cala, sarai giusto. Già, ma quando cala? Sono risultato sovrainvelato fino alle 11,00! Solo quando sono uscito dall'acqua alle 11,15 circa, il vento iniziava a dare qualche segnale di indebolimento....
Comunque, la sessione è stata molto divertente. Un allenamento fisico decente, ed il freestyle mi hanno consentito di reggere la sovrainvelatura. Certo, le condizioni hanno un po' penalizzato l'esecuzione delle manovre, e soprattutto in alcuni frangenti messo in risalto alcuni miei errori di impostazione che dovrei riuscire a levarmi. Strambare a centro lago, scendendo dall'onda in piena velocità, cercando di non droppare quella successiva, non era facile, anche se adrenalinico. La strambata, come tutto il resto nel windsurf, è anche una questione di sensibilità nelle mani e nelle gambe. In strambata, a volte, tendo a mischiare power e speed jibe. Ho avuto conferma che per tenere la planata a lungo in questa manovra è importante anche spingere con la gamba di prua ed esterna, tenendola tesa.
Nella strambata mure a dritta, invece, quando le condizioni non sono facili, pasticcio ancora troppo, dovendo controllare il boma con la mano sinistra a poppa (ed io sono destro). Prossima uscita solo strambate mure a dritta! Ho provato anche qualche salto e qualche accenno di rotazione, preliminare per il forward.... Ma non c'ho le palle.... La prossima volta mi vesto come l'omino Michelin e mi metto sotto....
Lo spot, in acqua, è risultato affollato, ma solo a riva, bisognava fare molta attenzione. Oggi, però, c'era il Trofeo Gorla (regata velica che precede la Centomiglia, che si terrà il 7-8 settembre). Verso le 9,30 - 10,00, quindi, c'è stato il passaggio della flotta, ed è stato necessario prestare un po' attenzione perché quelli tirano dritto e sono grossi... Ma, tutto sommato, il problema è durato poco.
Nel frattempo, avevo messo il casco con la GoPro, e Simone Grezzi, che avevo già immortalato da terra in una Shaka spettacolare bella alta, mi ha coinvolto in un gioco piuttosto spettacolare e divertente (vedi video qui sotto), ed anche molto istruttivo, perché da quelli bravi c'è sempre da imparare. Abbiamo iniziato a tirare un po' di bordi insieme con Simone, lui davanti ed io dietro. Simone ha iniziato a girare forward davanti ai miei occhi, uno dietro l'altro, alternandoli a qualche Shaka, ed altre robette simpatiche ... Simone era in acqua con Goya Air 89 L e Goya Banzai 4 (con albero Goya 100%), e non era facile stargli dietro. Era velocissimo, anche perché, per saltare a dovere, cercava una top speed elevata. La mia sovrainvelatura in realtà mi faceva andare più lento (e questo la dice lunga sulla scelta giusta della vela), perché se chiudevo la 4,7, prendevo velocità ingestibili per le mie ginocchia e gambe.... Simone, inoltre, mi ha mostrato come si possa strambare stretto con una tavola freestyle, al bisogno (risale brevemente di bolina, e poi fa una sorta di slam jibe), o come si possa strambare, sempre con il freestyle, in piena velocità, sdraiando la vela, manco avesse sotto i piedi una tavola slalom...Oppure strambava con tutte e due i piedi nelle straps, cambiandone la posizione in un istante quando era già sulle nuove mure.
Mi ha anche ricordato l'importanza di tenere le braccia distese ad altezza delle spalle in virata veloce. Ed infatti quando gli ho dato retta l'ho chiusa bene, sta virata... Alle 11,15, sono uscito dall'acqua, anche se il cervello non voleva saperne. Purtroppo, i muscoli non gli davano più ascolto!
Oltre a Simone, sullo spot c'era anche Davide Migliorati di Salò (che ho immortalato in questa bella foto qui sotto, in acqua con Simone), anche lui dispensatore di utili consigli.
Facce allegre e cordiali: anche se sono molto bravi in windsurf, non se la tirano; gente positiva che ti saluta e ti sorride spontaneamente, senza fatica; gente che ha piacere di incontrarti sullo spot.
Negli ultimi mesi, invece, non ho potuto fare a meno di constatare come il mondo del windsurf sia pieno di gente appartenente a quella, che un vecchietto friulano che conobbi qualche tempo fa, definiva "la razza ombrosa o muta". Gente che sa fare due cose in windsurf, ma si atteggia come se fosse Gollito Estredo (ma quante migliaia ce ne sono più bravi di loro?), e non ha piacere ad averti intorno in acqua, e che si considera proprietaria degli spot.
Ed allora oltre a Simone ed a Davide, noi vogliamo chiudere l'articolo almeno citando alcuni di questi (difficile ricordarli sempre tutti), ringraziandoli per la loro simpatia, valore aggiunto in queste giornate: Ricky Amadori (grazie per avermi recuperato l'attrezzatura), Marco Maywald (incrociato sorridente in acqua), Michael Silgoner (non ti ho riconosciuto subito - ti sei tagliato il barbone inconfondibile!), Marco Quattrina (il Vate, che, oggi, non mi ha cazziato neanche un po'), Marco ed Angela (sempre presenti sullo spot), Alessandro di Torino (voglio provare il Pocket 94!!) ,e tanti altri della meravigliosa "razza allegra"! Mancavano solo Gianky e Nuccy: ma loro erano al lavoro.... a Malcesine!
Insomma, i laghi ci stanno tenendo allenati in preparazione dell'imminente stagione autunnale/invernale al mare. E chissà che in settimana non regalino qualcos'altro. Seguiteci nel forum di Waterwind!
Aloha. Fabio
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Il video della sessione, con i forward di Simone, e tanto altro!