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In questo articolo, vi proponiamo un trekking semplice, alla portata di tutti, ma davvero remunerativo dal punto di vista panoramico, nella zona di Colico, nell'alto lago di Como. Si tratta di un'escursione intorno al Montecchio Sud, uno dei rilievi che delimitano il lago, in prossimità della baia di Piona.

 

Trekking: giro del Montecchio Sud (Colico, Lago di Como)

(Podcast dell'articolo)

 

La primavera, con i suoi primi tepori, il risveglio della vegetazione, e le sue prime fioriture, mette addosso più che mai la voglia di camminare, e di immergersi nella natura. L'alto lago di Como offre una varietà di ambienti davvero interessante: si va dalla piana del Pian di Spagna, intorno alla foce del fiume Adda, e del fiume Mera, ai versanti boscosi dei monti che chiudono il lago, con alcune vette rocciose (il Monte Legnone, su tutte), di tutto rispetto, alle acque del lago, che, ovviamente, domina la scena, quasi da tutti i punti di vista.

La passeggiata che vi proponiamo è davvero comoda e piacevole, e fattibile quasi tutto l'anno, salvo brevi periodi, particolarmente rigidi, o quelli estivi più caldi (in occasione dei quali, eventualmente, potete effettuare l'escursione, la mattina presto, per concluderla con un bel bagno nel laghetto di Piona).

Per raggiungere il punto di partenza, venendo da Sud, percorrete la SS36, ed uscite all'uscita di Colico - Piona. Prendete la strada provinciale verso Sud, e, dopo qualche centinaio di metri, svoltate a destra, seguendo le indicazioni per la baia di Piona/stazione F.S. di Piona. Potete parcheggiare o all'ampio parcheggio in fondo a Via Laghetto, oppure nei posti disponibili in via Palazzo (vedi mappa). Dall'uscita della SS 36, i parcheggi si trovano a meno di un minuto di macchina (50 minuti da Monza; 1h e 15 in media da Milano). Venendo da Nord, percorrete la S.P. 72, attraversate l'abitato di Colico, e svoltate per la baia di Piona, dove già indicato sopra. L'escursione può anche essere effettuata, arrivando in treno sino alla Stazione F.S. di Colico Piona (dove fermano solo i treni regionali), lungo la linea Milano-Tirano.

 

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Lasciata la macchina in uno dei parcheggio consigliati, o scesi dal treno, iniziate a camminare verso nord imboccando il sentiero sterrato che si origina all'inizio di Via Laghetto (sulla destra scendendo verso il lago - vedi nostra mappa), oppure prendendo Via dei Ciacc. Vi proponiamo il giro in senso antiorario, ma potete percorrere tranquillamente l'itinerario anche in senso inverso.  Via dei Ciacc è asfaltata, e, volendo, è percorribile anche in bicicletta verso l'abitato di Colico (da qui potete poi proseguire nel Pian di Spagna e fino a Domaso, con un bell'itinerario tutto intorno alla parte Nord del Lago).

La prima parte del percorso si sviluppa in piano (quota di circa 200-210 m s.l.m.), ed è proprio rilassante. Si cammina in mezzo ai prati, ed agli orti, punteggiati qua e là da qualche abitazione, o edificio rurale. Per fortuna, qui c'è ancora un po' di agricoltura! Sulla vostra destra, incombe sulla vostra destra la possente mole del Legnone (in primavera, ancora innevato), e sulla vostra sinistra il Montecchio Sud, intorno al quale gira il nostro itinerario. Il Montecchio Sud (a Nord di Colico, avete il gemello Nord, su cui sorge il Forte di Fuentes) è un rilievo roccioso che il ghiacciaio quaternario  dell'Adda ha solo potuto levigare, ma non erodere completamente. La forma complessiva del promontorio e le rocce che emergono dal bosco rendono evidente l'azione del ghiacciaio. 

 

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Dopo un km circa, ignorata una strada sterrata privata sulla sinistra che conduce ad alcune case sul promontorio, raggiungete un bivio. Via dei Ciacc, asfaltata, prosegue sulla destra. A sinistra, avete un viottolo sterrato di campagna che continua adiacente al pendio del promontorio. Se volete subito fare il periplo del promontorio, prendete il viottolo a sinistra. Se volete raggiungere la bella spiaggia di Villa Osio (edificio della fine dell'ottocento; merita un'occhiata per la posizione, anche se non è visitabile), o del Lido di Colico, proseguite lungo via dei Ciacc, per poi raggiungere il Lido, e, quindi, la zona di Villa Osio. Noi, un po' anarchicamente, abbiamo imboccato la strada sterrata a sinistra, e, poi, abbiamo proseguito per campi (stando sui bordi, per non irritare qualche proprietario), fino a raggiungere la spiaggia di Villa Osio, dove abbiamo fatto il nostro pranzo al sacco (2 km circa dalla partenza - 30 minuti).

Dopo aver contemplato la bellezza del posto, esserci rilassati un po', ed aver riempito lo stomaco, abbiamo ripreso il percorso (vedi nostra traccia per campi), e siamo tornati al bivio prima menzionato. Rifacendo di nuovo un tratto del viottolo sterrato, dopo poco, abbiamo imboccato il sentiero, ben segnato (segnavia n. 8 del CAI di Colico), che sale sul promontorio, in direzione ovest.

 

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Da qui, in poi, il tracciato è molto suggestivo, e corre in mezzo al bosco, o a pascoli, sapientemente delimitato, in più punti, da muretti a secco. Dopo poche centinaia di metri, il sentiero svolta verso sud, e raggiunge il culmine del percorso (quota di 277 metri), dove trovate un incrocio con altri cartelli, che indicano vari percorsi possibili nella zona. Proseguite verso Sud, raggiungendo prima uno stagno (il sentiero lo aggira sulla sinistra), poi una baita in pietra utilizzata dai gruppi Scout.

Ora, la traccia guadagna di nuovo la riva del lago, correndo alcune decine di metri sopra il suo livello (possibilità di scendere ad una spiaggia con una piccola insenatura, ed un casotto di pescatori, per fare il bagno, d'estate). Quindi, il percorso effettua un'ampia curva verso Est, supera un dosso roccioso, e si raccorda ad una sterrata che raggiunge un bel rustico privato in pietra.

Oltre questo punto, il sentiero vi conduce in un punto davvero suggestivo (5 km dal punto di partenza, 1h 20 min), e che a noi piace molto. Il tracciato scende verso Sud, in un ampia radura, dove avete una specie di fattoria color rosso pompeiano ad Ovest, ed una antica dimora (quasi un palazzotto), ad est, un po' fatiscente, ma con il fascino delle cose che hanno una lunga storia alle spalle. Di fronte, un recinto con asini e cavalli al pascolo. Sopra la fattoria, avete una rupe su cui sorge un'altra piccola casa, un altro nido d'aquila.

Dopo aver indugiato tra queste meraviglie, si prosegue in direzione della baia di Piona. Il sentiero si riavvicina al lago, che luccica verso Sud, tra gli alberi, passa tra una bella villa gialla su una punta a picco sul lago, ed altri rustici, ben ristrutturati e tenuti, sul promontorio, e, quindi, sbuca sulla bella spiaggia della baia di Piona completando il vostro giro (quasi 6 km, 1h 30/40 min).

Rilassatevi sulla spiaggia, per godere della bellezza del posto, soprattutto se arrivate qui verso le ultime luci del pomeriggio (in piena estate, però, considerate che è affollata di bagnanti).

Buona passeggiata. Fabio Muriano

Clicca qui, per la slidegallery completa dell'itinerario.

 

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