Sdraiato ad un metro dall'acqua cristallina che incanta gli occhi nella baia di Kalafati e all'ombra del suole cocente, ripercorro con la mente i fantastici momenti vissuti qui a Mikonos...
Arrivati domenica sera siamo stati accolti all'aeroporto da Milto, il nostro riferimento, un personaggio fantastico, divertente, ospitale e pieno di sorprese che ci ha portati al Lino Apartment's prenotato su Booking. Sono delle villette bellissime a circa 500m dalla spiaggia Paradise Beach con vista mare, terrazzo privato per ogni stanza, aria condizionata, soggiorno con cucina, camera da letto e bagno, il tutto in un open space su piano rialzato molto bello ed intimo.
Subito lunedì mattina abbiamo noleggiato un quad anche perché avevamo intenzione di girare l'isola in ogni angolo remoto alla ricerca delle spiagge selvagge ed isolate e questa scelta si è dimostrata la migliore che potevamo fare. Per arrivare a Kalafati ci si impiega circa 20 min con tanto di caffè e colazione. Arrivati presso Pezzi Uber ho noleggiato l'attrezzatura per 4 gg non consecutivi (imparato a Fuerte) e via in acqua ! I prezzi sono allineati con quelli di Fuerte: circa 50 euro al giorno e la muta è compresa nel prezzo (avevo portato quella lunga ma qui sarei schiattato).
L'attrezzatura è bella, tavole Fanatic e vele north sails e gaastra. Ho scelto subito una Fanatic shark da 120L e una 5.0 Gaastra. Gasato al massimo, dopo le spiegazioni di rigore, sono entrato e via ... Quello a cui non ero preparato era il vento in questo periodo dell'anno. Qui soffia quasi sempre off-shore con la differenza che nei mesi di giugno, luglio, agosto e più disteso e costante, mentre a settembre è molto rafficato .... ma molto molto ... ma di brutto brutto brutto ... Va beh, parto e comincio il primo bordo ma subito capisco che qui ci lascerò i calli perché le raffiche sono veramente toste e cercare di capire come e quando arrivano per me non era ancora così scontato. Però, mi butto lo stesso in planata e che dio la mandi buona ....
Cado parecchio nella prima ora ma capisco come funziona qui la faccenda, e prendo una decisione un po' rischiosa : quella di cambiare la vela con una 5.4! Ho capito che se volevo rimanere in planata nelle zone senza vento avrei dovuto poggiare in pieno mentre sotto raffica giù di bolina stretta. In pratica dovevo sciare sull'acqua disegnando delle gigantesche "S". L'assenza di onda in questa baia ti permette di raggiungere velocità da adrenalina pura. E una volta presa confidenza con questo modo di surfare vi lascio immaginare il pazzo fulminato cosa si è messo a fare ... Sono uscito dall'acqua tremando come una foglia dopo essermi sparato circa 30km ad una velocità media che superava i 40km/h. Contento come un tornado in un parcheggio di roulotte, mi sono detto :" domani spacco !" ...
Martedì sono entrato subito con una 5.4 e via a raffinare la tecnica di surf sotto raffica. Il vento era aumentato ma per la verità solo le raffiche. Si passava dai 5 ai 35 nodi in meno di 10m cosa che ti obbliga a capire in anticipo come, quando, quanto e perché. Ma si va a bomba e le scie che lascio dietro di me sono sempre più lunghe e la "S" sempre più bella A questo punto la domanda sorge spontanea dentro di me : ma se mi spingessi più a largo e provassi ad attraversare la baia da parte a parte senza fermarmi a metà ...? In acqua siamo appena in 4/5, quindi anche il recupero non sarebbe un problema, e allora buttati amico mio. E così mi trovo a planare fuori dalla baia a circa 500 m dalla spiaggia dove il vento è più costante e punto dritto alla punta estrema di Kalafati dove si trova Lia Beach. Male che vada qualche gnocca mi recupera dall'acqua e poi si vedrà ...
È stato un bordo da sogno qualcosa che solo chi ha già provato può capire. Tenendo in considerazione che da Colico si vedono i surfisti di Gera mentre da qui fino a punta Lia non si vede più niente se non un puntino minuscolo, credo che ci siano 4/5 km ma poi verifico con il gps. Il rientro è un po' più difficile, ci vogliono 3 bordi di bolina per rientrare ma ne vale la pena.
La cosa fantastica è che di fianco al Pezzi Uber si trova una spiaggia libera con tanto di sdraio e ombrelloni di paglia, il tutto gratuito. Oltre a permettere alle fidanzate di godersi il mare ed i surfisti in prima fila, dà la possibilità di fare qualche break per bere un po' di acqua o mangiarsi una pesca prima del prossimo bordo. Direi che è lo spot perfetto se non fosse per l'unica pecca, quella della mancata doccia.
Terzo giorno, mercoledì, mi dedico per due ore alle manovre, e riesco dopo 74 cadute a chiudere la prima strambata un po' veloce e di certo non pulita ma rimanendo in piedi sulla tavola. Grande soddisfazione per tutti i lividi che mi sono fatto. Decido per altre due ore di planata ma a questo punto con una 6.4 perché voglio tenere la planata fino in fondo alla baia dove le colline circostanti bloccano in alcuni tratti il vento. Le raffiche mi costringono a boline strettissime ma poi riesco a lascare per centinaia di metri fino alla prossima scia di vento forte. In un bordo di rientro sempre in mare aperto noto un battello che attraversa la baia a circa 300 m davanti a me. La tentazione è troppo forte e la sfida è lì davanti ai miei occhi. Entro in planata e mi butto a bomba superandolo sopravento (io nel mare aperto, il battello nella baia) per la gioia dei turisti che scattavano a raffica !!! Peccato che io non ho nemmeno una foto di questo fantastico momento ... Poco importa, quello che ho provato me lo tengo ben stretto.
L'ultimo giorno giovedì ancora con la 6.4 ancora raffiche forti ancora divertimento a manetta. Ho provato anche qualche manovra ma le raffiche mi buttano giù appena entro in strambata. Allora decido di finire in bellezza con qualche bordo da parte a parte ed esco dopo le solite 4 ore distrutto e dolorante ma contento come un bambino piccolo dopo le giostre. Venerdì e sabato il vento è calato quasi del tutto al punto che la baia è vuota di surfisti ma piena di bagnanti.
Ma non c'è solo il surf. Abbiamo girato l'isola in ogni dove. A Ftelia si trova uno spot con vento on-shore ma solo per chi ha l'attrezzatura propria; mentre a Ornos si trova un altro spot sempre on-shore per il kitesurf con tanto di centro kite molto bello. Poi c'è la città di MyKonos, un labirinto di vicoli e stradine dove perdersi è un piacere. La piccola Venezia è una tappa d'obbligo per guadagnare i bonus con le fidanzate, una serie di ristoranti, sui balconi sospesi sul mare, con tanto di tramonto e panoramica sui mulini. Spiagge da sogno, acqua cristallina, e tanto vento .... Mykonos mi ha conquistato.
Per chi volesse passare una settimana qui non esitate a contattarmi per altri dettagli.
Ciao. Pietro