Porto Pollo, in Sardegna, è uno spot fantastico, che regala condizioni ottimali per la pratica del windsurf, in uno scenario naturale unico. Andrea Negroni, affezionato membro del nostro gruppo di uscite, ci è stato recentemente, ed ha beccato tanto tanto vento. Lo ringraziamo per aver condiviso con noi questo report dettagliato.
Quando mesi fa organizzai la mia settimana a Porto Pollo, certo non immaginavo condizioni di vento così belle. In otto giorni, Porto Pollo mi ha regalato quattro giorni da 4.2mq ed un paio da 6mq; cosa chiedere di più?
Premetto che sono innamorato della Sardegna ed in particolare di Porto Pollo, che sa conciliare magistralmente la vacanza di mare (e di coppia) con la passione per il windsurf. Quindi il mio report è di parte, siete avvisati :-)
Torniamo al vento ed alle uscite che mi sono gustato fino a pochi giorni fa.
Giorno #1 - Devo entrare in acqua!
Dopo aver sbrigato le formalità del check-in mi sono fiondato in spiaggia per verificare le condizioni di vento…poco vento a dire il vero, ma sufficiente per spingermi ad armare la mia Simmer V-Max 6.0 e buttarmi in acqua insieme all’RRD FSW 108L. Dopo tre settimane di astinenza “windsurfistica” un’uscita di riscaldamento ci stava proprio, anche perché dal giorno successivo le previsioni davano vento da Ponente bello tosto.
Giorno #2 - Vento!
Come da previsioni, si è presentato un bel vento da Ponente che sarebbe durato per almeno tre giorni. Reduce dall’esperienza di Hyeres a Marzo, dove la 4.7mq è risultata essere troppo grande per quelle condizioni, ho pensato bene di acquistare qualche settimana prima (e per meno di 100€) una Hot Sail Maui da 4.2mq. L’HSM non è recente ma in ottime condizioni (e soprattutto non mi ha costretto ad acquistare un nuovo albero da 3.7m), si è sempre comportata alla grande anche quando l’intensità del vento richiedeva vele ancora più piccole. La sessione mattutina è stata caratterizzata da un vento tutto sommato gestibile con la 4.2mq ed il FSW 108L ma sempre molto rafficato. Nel pomeriggio, invece, il vento si è disteso ma ha anche aumentato la sua potenza e dopo un’oretta passata a sopravvivere in acqua ho dovuto cedere il passo (e comunque ero anche bello stanco).
Giorno #3 - La pigrizia paga…
Arrivato in spiaggia verso le 10.30 mi sono trovato di fronte ad un’intensità di vento che sembrava richiedere almeno una 4.7mq (che in quel momento era la vela più utilizzata da altri riders) ma la voglia di disarmare la 4.2mq ed armare nuovamente non c’era proprio. Nascosta la pigrizia dietro ad una “robusta” analisi del rischio (spesso si fa così anche nel business :-) ho preferito farmi subito un paio di bordi con al 4.2mq e saggiare la situazione. Sorpresa, sorpresa: la HSM spingeva alla grande e finalmente potevo provare qualche manovra senza rischiare di superare la velocità della luce tutte le volte che puntavo la tavola al lasco. Giornata spettacolare con vento, sole ed acqua tutto sommato con una temperatura gradevole (by the way, per tutta la settimana ho utilizzato la muta corta).
Giorno #4 - Ultimo giorno di ponente fotonico.
Appuntamento al mattino con l’amico Matteo (del Garda), che come me ha puntato sulla Sardegna per una settimana di vacanza. Matteo fino a quel momento ha preferito andare negli spot da onda, come quello della Ciaccia che gli ha dato grande soddisfazione, mentre io riprendo l’attrezzatura dei giorni precedenti e mi ributto in mare. Nella sessione pomeridiana incrocio Matteo in acqua, con il quale condivido un paio di bordi a tutta velocità ed un paio di birre a fine giornata. E così si conclude l’ultimo dei tre giorni di vento da Ponente, per il giorno successivo le previsioni davano un cambio di direzione da Ponente a Levante di bassa intensità.
Tre giorni da incorniciare, ho planato “abbestia” ma ho chiuso davvero poche manovre (unico rammarico) per via delle condizioni non proprio semplici ed ovviamente, per colpa delle mie capacità ancora limitate :-)
Giorno #5 - Ancora vento?
Ebbene si, oggi non doveva esserci vento ma a partire dalle ore 15 una bella brezza da Levante ha spolverato il mare di Porto Pollo ed è stato il momento della V-Max 6mq! Vela sempre piena, sempre in planata e dopo tre giorni a gestire un vento intenso ed un po’ rafficato uscire con la 6mq mi è sembrato quasi un sollievo oltre ad essere finalmente riuscito a chiudere la fast tack.
Giorno #6 - Il ritorno della 4.2 ….ma ci voleva una 3.7!
Le previsioni (Windifinder e Lamma) davano un ritorno di Ponente nel primo pomeriggio con possibili punte sui 18/19 nodi e così è stato….o quasi.... Verso le 14.30 ero in dubbio se provare la 6mq oppure fare prima un po’ di “cazzeggio” con la 4.2mq sperando in un rinforzo del vento, alla fine decido per la seconda opzione….e meno male! Entrato in acqua e percorsi i primi 150m al traverso, entro in un canale di vento che mi spinge subito a velocità smodata, tant’è che sono costretto ad orzare in continuazione per evitare di decollare ed arrivare Corsica. Credo che il vento fosse superiore ai 23/25 nodi, tutto sommato gestibile, e con la 4.2 sono riuscito a fare circa un’ora e mezza scarsa di sessione. Ecco che dopo le 16.30 il vento aumenta parecchio di intensità, ed in acqua rimangono pochi riders (mah, chissà perché?!!?), tra cui un tedesco panzone che qualche decina di minuti prima stava per tamponarmi, perché in totale balia di una tavola che faceva quello che voleva…. ma avevo poco da criticare perché da li a poco anche io stavo per fare la cazzata del giorno. Con il mare libero e tutto per me (ed il panzone germanico a debita distanza), parto bello convinto dalla spiaggia e acquisto subito velocità (da GPS ho misurato più di 24 nodi), prendo un’onda in arrivo e decollo in direzione Savona (con me mancavano solo le hostess e gli stuzzichini). Come risultato finale, la tavola mi parte a razzo da sotto i piedi ed una volta “atterrato” in acqua devo nuotare parecchio per recuperare l’attrezzatura che fortunatamente è intatta così come il panzone germanico, che nel mentre stava cercando di tamponare una spigola. Da quel momento, ho capito che forse era meglio rientrare e farsi una birra :-). Una volta a riva “voci di corridoio” davano un’intensità del vento superiore ai 30 nodi.
Giorno #7 e #8 - Torniamo ai fondamentali
Gli ultimi due giorni sono stati sfruttati per esercitarmi nelle manovre di base, anche perché nei giorni di vento sostenuto e con un po’ di onda, ho quasi sempre cambiato mure sfruttando la partenza dall’acqua. In generale, per planare era necessaria almeno una 7.7mq, anche se nel pomeriggio dell’ultimo giorno (per me quello della partenza,) si poteva planare tranquillamente anche con una 6.8, ma io avevo già caricato tutto il materiale in macchina e non avevo voglia di regalare soldi al noleggio.
Concludendo, grazie mille Porto Pollo! Anche questa volta mi sono divertito alla grande, ho mangiato bene (e come un suino) e, last but not least, avere surfato con il proprio materiale è stato ancora più bello ed appagante.
L’ultima considerazione riguarda proprio l’attrezzatura: vela HSM 4.2mq, e tavola sono state un pacchetto perfetto! l’RRD FSW 108L era su un binario, assorbiva bene il chop e ho incominciato a fare qualche salto (uno in particolare mi è uscito bene ) e mai uno spin- out…. teoricamente una tavola da 108L, con pinna da 31, condotto da un rider di medio- basso livello di 73Kg non potrebbe vedere una vela da 4.2mq nemmeno in foto, mentre a mio parere è stato dimostrato l’esatto opposto.
Aloha, Andrea (in arte Venticello)
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