Da Martedì 15 luglio a sabato 19 luglio, Frassanito e tutta la costa Adriatica salentina sono state una vera macchina da vento. Come da previsioni, dopo il passaggio della perturbazione di lunedì 14, da martedì 15 ha iniziato a soffiare un vento teso di Tramontana, in genere sui 20 nodi la mattina, con rinforzo sino a 25 nodi nel pomeriggio. Essendo lì in vacanza, sono riuscito a sfruttare tutto questo ben di Dio le giornate di mercoledì 16 e di venerdì 18 luglio.
Dopo le uscite di "assaggio" dello spot con lo scirocco della settimana precedente (leggi articolo) con la 125 litri ed un primo tentativo con la 87, ho colto l'occasione della Tramontana e dello spot abbastanza sicuro, per provare e riprovare la mia nuova Tabou 3s FSW da 87 litri. Sono uscito sempre in corrispondenza della spiaggia dove è situato il Frassanito Surf Point.
La Tramontana, infatti, entra a Frassanito in direzione "side shore", con leggere oscillazioni "Side on" oppure "Side off" durante la giornata. Sotto vento, vi è per un tratto molto lungo una spiaggia di sabbia (solo qualche roccia sul fondale in prossimità del bagnasciuga) che consente di scarrocciare, salvo poi, ovviamente farsi delle belle passeggiate al ritorno...
In entrambe le date, la mattina il vento è risultato più debole (intorno ai 20 nodi medi) e non completamente disteso. Sono uscito con vela da 5,5, e sono proprio state queste condizioni, ovvero la presenza di buchi di vento, e frequenti cambi di direzione che mi ha messo un po' in difficoltà, non riuscendo a bolinare al meglio per risalire, e recuperare bene lo scarrocciamento dovuto alle frequenti partenze dall'acqua (manovra rispetto alla quale sono cresciuto molto proprio in questa vacanza con la 87, ma che ancora non eseguo alla perfezione). Infatti, la percentuale di successo nelle virate e nelle strambate con la 87 litri, per ora raggiunge l'incredibile percentuale dello 0%.....
Così sono finito entrambe le volte dalle parti del Windsurf Club Alimini, per poi tornare trasportando l'attrezzatura in spiaggia, fino al mio punto di uscita.
Nel pomeriggio, con vento più forte (25 nodi medi circa), le uscite sono risultate più divertenti e, paradossalmente, anche meno stancanti. Infatti, con vento teso è più facile "stringere" e risalire, e, quindi, non ho praticamente scarrocciato, rimanendo sempre nel gruppo degli altri surfisti, cosa che, ovviamente, mi ha fatto piacere. L'uscita del mercoledì è stata bella anche perché caratterizzata da un'onda per me divertente, di circa due metri al largo (100-200 metri dalla riva, e di oltre un metro vicino a riva), sulla quale ho iniziato a sperimentare il gusto di surfare scendendo per poi risalirla, per scendere di nuovo. Chissà cosa deve essere con onde ancora più grosse.
Il pomeriggio in entrambe le date con la 5,5, alla fine sono risultato sovra invelato. Sarebbe stata più giusta una 4,7 (max una 5) come fatto da altri. Ma non ha prevalso la pigrizia. Questo, probabilmente, mi ha ulteriormente penalizzato nelle manovre a cui arrivavo spesso con velocità eccessiva.
Come dicevo, invece, le uscite mi sono servite soprattutto per affinare la partenza dall'acqua. In primo luogo, con la 87 litri ho capito che è importante iniziare a navigare quanto prima possibile (anche prima di essere salito completamente sulla tavola), in quanto ciò stabilizza la tavola, e consente di perdonare anche una posizione dei piedi non proprio sulla mezzeria della tavola. Altrimenti, la tavola rolla quasi immediatamente.
In secondo luogo, ho finalmente capito come fare a non fare andare la bugna in profondità quando sollevo la vela. Per tirare fuori la vela dall'acqua sollevandola dall'albero, è meglio che l'albero non sia esattamente al traverso del vento. E' più efficace sollevare l'albero dalla penna (e non vicino al boma), e con il vento che ci arriva quasi da dietro (e che investe quindi l'albero con la penna che quasi punta verso il vento). In tal modo, si crea una leva più favorevole, e si può aspettare che il vento faccia (più facilmente) uscire tutta la vela dall'acqua. Dopo di che, ci si avvicinerà al boma facendo scorrere sull'albero la mano che lo tiene, per poi eseguire le altre fasi della manovra.
Alla fine delle mie uscite, mi sono gustato le manovre dei surfers più esperti (Daniele, Davide, Roberto: ragazzi, ma anche alcune ragazze veramente notevoli), che si divertivano, soprattutto mercoledì, in ripetuti bottom e jumps.
Gran bello spettacolo!
Ho anche parlato a lungo e scambiato le impressioni sulla giornata con Matieu, ragazzo francese conosciuto la settimana prima, anche lui in vacanza a Frassanito, con il quale spero di incontrarmi di nuovo magari, nel mitico spot di Hyeres, in Francia del Sud.
Dopo una settimana così, oggi che sono appena rientrato a casa a Monza, si può solo già provare nostalgia per Frassanito e per tutta la bella gente incontrata.
A presto..... Fabio Muriano
Altre foto delle giornate sono disponibili sulla pagina facebook di waterwind.
Qui sotto, il video delle due sessioni (settarli a 720 Hp per visualizzarlo in HD).