Elia Brizio, Ita 800, ci ha mandato questo bel report della sua recente trasferta ad Oristano, in Sardegna, in occasione del Campionato Italiano Firerace, tenutosi presso l'Eolo Wind Club, lo scorso weekend. Il resoconto è ricco di spunti e riflessioni su questa bella esperienza di Elia.
Windsurf, regate: Oristano, Sardegna, campionato italiano Firerace, di Elia Brizio.
Eccoci in terra sarda. La mia prima volta da windsurfista. Partiamo da Genova con il traghetto per Porto Torres. L'approdo è stato scelto per il fatto che nel week end 3-4/7 ci sarà la quarta tappa campionato Firerace 2021.
La prima a Livorno non si è svolta per mancanza di vento, alla seconda a Messina a inizio maggio non ho partecipato per impegni scolastici e la terza a Talamone è stata annullata per motivi organizzativi. Fin qui, un bilancio non proprio positivo ed è per questo che ripongo le migliori speranze in questa tappa a Torre Grande all'Eolo Beach Club.
Arriviamo qualche giorno prima per fare un po’ di vacanza e per cercare di capire come lavora lo spot.
Martedì 29/6 nel pomeriggio complice un vento teso da N-NW esco dalla Beach Bau dei nostri amici Spanu.
Vento rafficato 15/25kt e side offshore mi indirizzano sulla scelta del Patrik 130 slalom, della Challenger Aero Pro + 7.0 2021, e pinna Danilo Lanteri Fins T54 full carbon da 42 cm.
È stata quasi una sessione di speed con acqua piallata...miticoooo.
Il giorno dopo 30/6 le previsioni sono per un vento teso più da N-NW che mi dicono essere le condizioni di direzione tipiche del golfo di Oristano.
Ci spostiamo all'Eolo beach club che sarà l'organizzazione dell'evento.
Andiamo a trovare Eddy che gestisce il centro e che da anni ormai fa parte del Challenger Sails Team...un pò come essere a casa. Qui, troviamo un'ampia spiaggia di sabbia e bella organizzazione.
Esco con il firerace per riprendere un po’ la confidenza della tavola da gara ma sempre in abbinamento alla Challenger Sails Aero Pro + 7.0 2021.
Il vento, a tratti potente, con raffiche fino ai 30 kt mi da modo di poter allenarmi in condizioni di sovrainvelatura ma con acqua piatta, condizioni che difficilmente trovo nei miei home spots.
Papà caddy esce con il flikka freestyle 108 e la 5.7 bella piena.
Giornata intensa con più di 5 ore in acqua...ce ne fossero spesso di uscite così.
Giorno seguente giovedì 1/7 stessa condizione di vento ma più leggero. Provo il foil con tavola firerace sempre con CHS 7.0...Inutile dire che mi serve ancora fare molta esperienza con l'attrezzo infernale sotto la tavola.
Purtroppo, o per fortuna, le condizioni di vento in Liguria…quando c'è...mi invitano a usare più la pinna, e infatti con il foil manco ancora di dimestichezza.
Comunque, bella giornata con vento dai 12 ai 20kt con la compagnia di delfini nella baia...bellissimi.
Venerdì 2/7 iniziano ad arrivare gli altri ragazzi che faranno la gara ed è bello ritrovarli e a scambiare 4 chiacchiere con loro.
La giornata passa allegramente, e si prova il campo di regata con gli altri ragazzi che sono già arrivati.
Matteo Spanu piazza le boe e si riesce a fare qualche lato e 2/3 ore di buon allenamento.
Vento sui 12/15kt, e si prova il foil con vela da Challenger Sails Aero Pro + 7.0 2021.
L'uscita mi è servita per avere un po’ più di confidenza con l'attrezzo ma la pinna rimane la preferita.
Alla sera, si smonta tutto e via a vedere Belgio-Italia.
Sabato 3/7, lo skipper meeting è fissato per le 11.30.Siamo un discreto numero di ragazzi, e ci sono 6 iscritti nella U20 , 8 nella mia categoria U17 e 8 nella U15.
Le boe sono piazzate, e si aspetta solo più l'invitato principale…il vento.
Giornata di regate esclusivamente foil. Purtroppo, il vento non è stato dell'intensità dei giorni precedenti (la maledizione delle gare ha colpito ancora) e quindi viene chiamata la gara con 2 manche ,una con vento da NW più parallelo alla spiaggia e poi con N-NE, con relativo spostamento di boe. Il vento è variabile sul campo di gara 8-12 e scendiamo in campo con vele tutte intorno agli 8m2.
Domenica 4/7 il vento ballerino obbliga l'organizzazione a cambiare più volte il posizionamento delle boe. Dopo vari tentativi, viene chiamata la regata foil visto che il vento non supera i 10kt. Purtroppo, si riesce a disputare solo una manche, e in pochi riescono a sostenersi sul foil, anche se usiamo tutti vele dalla 7.9 in su.
Quindi, si conclude questa esperienza sarda.
Da parte mia, è stata un'occasione bellissima di stare con un gruppo di ragazzi con cui mi trovo bene ogni volta di più.
A livello agonistico sto prendendo la mano nelle dinamiche di regata, e pur essendo ancora nelle retrovie in questa disciplina foil, comunque non sono lontanissimo.
Come sempre, la pratica influisce parecchio e il tempo in acqua sul foil quest'anno è stato veramente ridotto.
Per quanto riguarda la disciplina pinna, si spera di avere occasione di poter disputare una tappa, come si deve, durante l'ultimo ritrovo 8-9/09 a Torbole.
Ringrazio per questa tappa sarda l'organizzazione dell'Eolo wind club di Oristano nella persona di Eddy e di Matteo Spanu...entrambi prodighi di consigli e sempre disponibilissimi.
Alla prossima regata...il vostro ITA-800
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