La Grigna settentrionale è un massiccio montuoso delle prealpi lecchesi molto più vario ed articolato, di quanto non possa sembrare a prima vista, soprattutto nei suoi versanti Nord ed Ovest. Il Rifiugio Bogani è situato, a 1800 m circa, a Nord Ovest della vetta principale, ed è raggiungibile agevolmente dall'Alpe Cainallo, in comune di Esino Lario (LC).
Trekking: Rifugio Bogani (Grigna settentrionale)
L'itinerario che raggiunge il rifugio dal Cainallo non è particolarmente impegnativo. Il dislivello è di circa 500 m complessivi (partendo dal parcheggio del Vo di Moncodeno), considerando saliscendi lungo il percorso. Non è però un itinerario banale dal punto di vista paesaggistico, soprattutto nel tratto finale, quando si raggiunge la parte alta del catino delimitato dalla Cresta di Piancaformia e le vette a Nord della cima della Grigna settentrionale, dove il panorama è quasi un panorama alpino di alta montagna.
Anche la prima parte del sentiero, subito dopo il parcheggio, è molto suggestiva, in quanto attraversa una bella faggeta. A sinistra del sentiero, invece, il pendio precipita (prestare attenzione, se si è con bambini) nella vallata che scende verso la Valsassina. Non vi stupite se, dopo circa mezz'ora di cammino, poco dopo la deviazione per il rifugio Bietti, il sentiero perde significativamente quota, in quanto deve aggirare una parte rocciosa ripida che scende dalla Cresta di Piancaformia.
Una volta che il sentiero si è portato sotto l'Alpe di Moncodeno, riprende a salire verso questa. Durante la bella stagione, qui, è possibile degustare e comprare formaggio di capra. Intorno all'Alpe, si aprono ampi pascoli, dove è possibile sostare per un pic-nic, giocare, o rilassarsi. Ancora poco più di un centinaio di metri di dislivello, e si raggiunge il rifugio, che sorge al limite del bosco. Dispone di una sala pranzo con una cinquantina di posti. Oltre, come detto, lo scenario si apre sulle cime che contornano la vetta principale della Grigna, dal Pizzo d'Eghen più a Nord, alla cima del Palone, e del Pizzo della Pieve, più a Sud. In fondo, in alto verso Sud, si scorge la vetta del Grignone, con il Rifugio Brioschi, sulla sua sommità.
La zona è anche disseminata di elementi peculiari tipici dei territori carsici (grotte, archi, e doline), con cartelli illustrativi presso il rifugio, e lungo il tragitto. La roccia carsica, ruvida e porosa, ha di per sè qualcosa di magico, ed è meravigliosa per chi arrampica (grande aderenza, anche se bisogna fare attenzione ai punti in cui è più frantumata).
Anche la cresta di Piancaoformia, che domina tutto il percorso, a Sud, è molto scenografico. Unica nota dolente è data dal fatto che la cresta fa ombra sull'itinerario dal tardo autunno al pieno inverno; e, quindi, francamente, vi suggeriamo di godervi questo itinerario negli altri periodi dell'anno. Con neve, il percorso può diventare non praticabile (attenzione anche al rischio di valanghe).
Durante i mesi meno soleggiati può essere preferibile raggiungere il rifugio Bietti (più esposto al sole), anche se, a differenza del Bogani, in inverno è in genere chiuso.
Buon cammino. Fabio Muriano
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