PREPARAZIONE DELLA TAVOLA
Adesso rivolgiamo la nostra attenzione alla tavola. Qui c'è molto meno da fare: verificare, nelle tavole che ne sono provviste, che ci sia la deriva, infilarla e ripiegarla in posizione tutta rientrata.
Poi, va montata la pinna posteriore nella sua sede (scassa della pinna), secondo lo standard previsto per la nostra tavola (nella foto sotto, la comoda scassa passante di tipo power box). Probabilmente, se state leggendo questo articolo, non sarete ancora a livello di utilizzare tavole di volume ridotto multifins, ma sappiate che le tavole possono avere anche due, tre, o quattro pinne, e che oggi alcune tavole hanno fino a 5 scasse, per poter essere settate sia come trifin o come quad (4 pinne). Inoltre, esistono diversi tipi di attacco: oltre al citato power box, ci sono gli attacchi Tuttle (con due viti), Us-Box, Slot box, ed anche alcuni attacchi specifici usati solo da alcuni marchi.
Quindi, avvitate, più o meno a metà, nell'apposito binario, chiamato track dell'albero, il piede d'albero ormai con il consueto snodo flessibile integrato. Posizioni diverse del piede d'albero nel track (più appruato, o più appoppato) sono riservate a rider già più esperti che cercano di variare il comportamento della tavola a seconda delle condizioni (in estrema sintesi, piede appruato per vento leggero e per agevolare l'ingresso in planata; piede appoppato, per vento forte e per avere la tavola più reattiva).
Le straps (o cinghie ferma piedi). Queste tre (nelle tavole wave/freewave/freestyle), o, normalmente, quattro cinghie (nelle tavole freeride/slalom/race) servono solo da quando si va naviga in planata, per cui ci sono molti che consigliano persino di svitarle e metterle da parte, per i primi tempi.
Se si volesse, comunque, prepararle già subito per il loro utilizzo, un principiante dovrà fissarle in posizione tutta avanzata (verso prua), e verso il centro della tavola, e controllare che i piedi vi entrino in modo tale che esca dall'altra parte la base delle dita, evitando invece che la strap arrivi fino alla caviglia (rischio di farsi male). Anche in questo caso, la regolazione fine della larghezza delle strap dipende dai gusti, e dalla disciplina (più strette nel freeride/slalom per avere più controllo del bordo sopravento della tavola con i talloni in planata; più larghe nel wave, per agevolare la poggiata nel bottom, e più in generale in frequenti cambi di direzione).
Consiglio pratico: sarà utile, se la nostra tavola - come purtroppo ormai poche - ha in prua un anello o un foro, collegarvici una piccola asola di corda, a cui, in caso di recupero da parte di imbarcazioni di salvataggio o simili, sarà facile collegare cime anche di dimensioni maggiori. Qualcuno poi (nel salvagente, nell'imbrago del trapezio, o da qualche altra parte, ha la buona abitudine di portarsi dietro uno stroppino da 4 mm, per sostituire il caricabasso o la cima di bugna, o quella della maniglia del boma in caso di rottura in acqua).
IMPORTANTISSIMO: la stragrande maggioranza delle tavole moderne per riders medi ed avanzati, ma oramai anche molte tavole da principianti, hanno una vite posizionata davanti o dietro il track dell'albero, questa è la valvola di sfiato della tavola che serve, nelle tavole in sandwich, per evitare che gli sbalzi di pressione interni, dovuti in primis al surriscaldamento della tavola causato dal sole estivo, ma anche ad altri fattori (trasporto in aereo o in montagna, per esempio), causino danni anche gravissimi alla tavola. Quindi, è indispensabile ricordarsi di chiuderla come ultima cosa delle operazioni di preparazione, stringendo bene ma senza esagerare, in modo che la piccola guarnizione che sta sotto la testa della vite faccia tenuta, ed impedisca l'entrata di ogni minima traccia d'acqua; poi, alla fine della giornata, ma anche ogni volta che lasciamo la tavola sotto il sole specie estivo per più di qualche minuto, dovremo ricordarci di aprirla svitandola di qualche giro. In realtà, potete anche evitare di svitare la valvola, per non rischiare (come successo a molti) di entrare in acqua con la valvola aperta, facendo entrare nella tavola acqua. Ciò è possibile, se gli spot che frequentate sono spot dove non fa eccessivamente caldo, o, se state sempre attenti a non lasciare la tavola al sole per più di qualche minuto, spostandola prontamente all'ombra, quando non la utilizzate. Se dovesse capitarvi di entrare in acqua con la valvola aperta, tornate immediatamente a riva, e lasciate la tavola al sole per alcuni giorni (dipende da quanta acqua può essere entrata), con la valvola completamente svitata (e rimossa).