Nota di dissenso Ordinanze sindacali fase 2

alla fine oggi sembra che tutto sia rientrato poiché oggi siamo stati in acqua, in una zona consentita al windsurf.
Io sono molto pratica e sintetica, ripeto che a mio avviso nei provvedimenti locali non ci sia alcuna violazione costituzionale e che siano conformi al dpcm.

Scuffia wrote: lecconotizie.com/politica/lecco-politica...i-limiti-consentiti/

Molto bene Alessandro. Mi fa piacere che niente di meno che il Prefetto di Lecco, confermi quanto da me scritto nella nota, e "bacchetti" l'operato anarchico dei Sindaci.

Ciao

Premetto che rispetto le opinioni di tutti. Tanto più che qui, a differenza di Facebook, i toni sono quasi sempre civili, le riflessioni sviluppate ed argomentate. Quanto a Facebook, lasciatelo perdere... vi fa solo male. Io ormai lo uso solo come mezzo e non come fine...., e solo per rilanciare gli articolo di Waterwind.

Ciò detto, rispondo brevemente ad alcuni dei vostri commenti.

@Livia

Speravo in un'analisi più nel merito (giuridico) da parte tua, e non tanto sull'opportunità o meno delle ordinanze. Ritengo che siano in gioco questioni ben più importanti del fare windsurf o dell'andare in montagna. L'articolo 1 lett. d) del DPCM 26/4/2020 ha circoscritto molto bene i limiti al potere di Ordinanza dei Sindaci in questa vicenda (possibilità di limitare l'accesso a specifiche aree del Comune per evitare assembramenti, aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dal suddetto articolo. E' questo invece, da parte di molti Sindaci, è stato usato come pretesto per chiusure generalizzate ed indiscriminate di tutto il territorio comunale o di territori molto ampi, o solo a quelli che vengono da fuori, del tutto arbitrarie, invocando peraltro articoli di legge del D.lgs. 267/2000, che escludono chiaramente il potere di ordinanza dei sindaci.
Per quanto riguarda gli allegati, che mi sembrano evidenziare problemi anche per la Laguna di Venezia, li inserisco nell'altra discussione, in cui stiamo aggiornando la situazione delle aree aperte e chiuse.


@adriano.gennaro

Sono consapevole della difficoltà o della quasi impossibilità di evitare assembramenti in certi spot. Ed infatti, al punto 4 della nota (leggete con attenzione), avevo scritto: "il timore di assembramenti avrebbe dovuto giustificare l’adozione delle ordinanze non in maniera generalizzata, ma solo in relazione a specifiche aree che per estensione ridotta o morfologia, non possono che ospitare un numero estremamente ridotto di praticanti". Per essere più chiaro, ritengo Valmadrera, sul lago di Como, o il Prà de la Fam, sul lago di Garda, siano spot - tra quelli che conosco - problematici da questo punto di vista, a meno di non ipotizzare che le ASD locali di windsurfer, non riescano a gestire una sorta di servizio di prenotazione giornaliero per la frequentazione degli spot (mi sembra improbabile). Quindi, per tali spot, posso anche capire le Ordinanze. Ma per il resto no: il diritto costituzionale alla libera circolazione non può essere gestito a livello locale sia per motivi di carattere legale, e sia perchè i Comuni stanno dimostrando di non avere la cultura giuridica per farlo.


@Brienno

Sono anch'io dell'idea che queste Ordinanze Sindacali siano dettate, ancora una volta, dalla ricerca di consenso elettorale e, purtroppo, in alcuni casi (sicuramente, per alcuni Sindaci sul lago di Como) dalla mentalità di scarsa apertura a tutto ciò che viene da fuori, nonché dalla idea di gestire il territorio comunale come una proprietà privata. Molti Sindaci, ahimè, mancano anche della capacità di cooperare lealmente con le altre istituzioni, nell'interesse generale del paese, e pongono la loro contrapposizione politica al Governo davanti a tutto . Qualcun altro mi ha già suggerito di minacciare di "vendicarmi" con gli operatori turistici locali. Posso essere d'accordo sul fatto di sensibilizzarli (mandando la lettera), ma non sono d'accordo con l'idea di prendersela con loro, mettendoli ancora più in crisi economicamente. Non sappiamo nemmeno se siano o meno d'accordo con queste Ordinanze. Alcuni li conosco, so della loro ospitalità, e non voglio boicottarli.

Ciò detto, la raccolta firme, la diffusione capillare a tutti gli organi istituzionali e di stampa su tutto il territorio nazionale presuppongono un'organizzazione che non c'è, e che io in questo momento, in cui ho anche alcuno problemi personali, non sono in grado di mettere in campo. Valuterò entro domani se pubblicare la nota, a mo' di articolo su Waterwind, lasciando poi libero chi vuole di diffonderla come crede (sotto la sua responsabilità), ed appoggiare l'iniziativa, esprimendo la sua opinione qui.

Buona giornata. Fabio

Nel mio piccolo sono disposto a dare una mano per supportare questa "mozione" perchè ritengo che, a parte qualche esagitato (come quegli idioti che sono usciti in lockdown a Malcesine ... lo scopro qui) sono in tanti i windsurfisti che riescono "a rimettersi la testa sulle spalle". In un post precedente avevo scritto "basta che prima o dopo della pratica dello sport, non si facciano i capannelli di windsurfisti (come di solito succede) e auto-contingentare lo spazio dei parcheggi (possiamo farcela).
Non entro in merito delle previsioni di illustri virologhi (a differenza di vari "burLoni") secondo i quali a giugno il virus scema del tutto, però ad un certo punto bisogna capire che (se la cosa continua) bisogna conviverci. Io come tutti voi sono stato rispettoso del lockdown e continuo ad esserlo ora con mascherine, guanti, distanze. In più se dovessi trovarmi in una situazione dove vedo un assembramento, inviterei con ragionevolezza e gentilezza le persone a tenere le distanze.

Credo che se ciascuno di noi si comportasse in modo civico, come sopra esposto, possiamo ritornare ad una specie di normalità, nel rispetto di chi in questa battaglia ha perso la vita e si è ammalato.

ps: io la vivo come una ingiustizia il fatto che io possa uscire in acqua ed altri no

lecconotizie.com/politica/lecco-politica...i-limiti-consentiti/

Ciao Fabio, in merito alla "Nota di dissenso" mi trovo d'accordo con Livia ovvero ritengo che i provvedimenti / ordinanze emanate abbiano un senso (relativamente al mondo windsurfistico che un po conosco) . L'assembramento fuori dall'acqua c'è, ne parlavamo al telefono, pensiamo per esempio a spot gardesani ma anche del lago di Como ( Abbadia, Valma, ecc) insomma il nostro sport è fatto in acqua ma esiste un prima ed un dopo che sono potenzialmente critici. Penso che si abbia tutti voglia di entrare in acqua soprattutto in questo periodo dell'anno ( primavera, bei termici) e dopo una bella astinenza ma ritengo si debba avere pazienza .....e poi in conclusione (mio parere personale) siamo degli inguaribili indisciplinati e ahimè lo vedo tutti i giorni in varie situazioni e noi surfisti non siamo un "razza" a parte! Infatti se devo dirla tutta non condivido ciò che leggo si "FACCIALIBRO" relativamente alle critiche anche aspre in merito. Infine ritengo che ci troveremo a dover affrontare problemi ben più gravi nei prox mesi......A presto !!!! A dispo per confronti "virtuali", visto che mi sa che di viaggi in macchina ...non se ne parla!!