Nota di dissenso Ordinanze sindacali fase 2

Io ho mandato una email al giornale L'Adige e una al Corriere di Como, anche se credo che la via migliore (parlo per esperienza vissuta nell'aver aderito a proteste via email, con relativi risultati) sia un mailing a tutti i principali quotidiani, nazionali e provinciali, magari con l'aiuto dei windsurfisti in fb (che io non ho e non so quindi quanto sia nutrita la platea)

Io ho mandato una mail a tutte le testate locali del Lario

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Buongiorno
Sono un appassionato windsurfista, frequento il territorio lariano tutto da molti anni ed in particolare lo specchio d'acqua che unisce Lecco e Valmadrera.Con riferimento ai divieti imposti in questi giorni dai Sindaci di  vari Comuni, volti ad impedire ai non residenti di raggiungere il loro territori per svolgere attività sportiva, lascio ad altri le opportune valutazioni giuridiche ma vorrei fare alcune considerazioni:

1) Innanzitutto il windsurf viene praticato quando soffia il Tivano, quindi tipicamente dall'alba alle 8.30-9. In tali orari l'affollamento di normali cittadini sulle sponde del lago è già molto ridotto di per sè, e la possiblità di "assembramenti" quanto mai remota. 

2) I praticanti sono quasi tutti persone adulte o diciamo "mature", ben capaci di evitare contatti e situazioni pericolose per i pochi minuti in cui sostiamo a terra per preparare l'attrezzatura. Non è uno sport diffuso tra i giovanissimi o chi non ha la possibilità di guidare un auto per raggiungere lo specchio d'acqua. Questo vale soprattutto nelle località dell'alto lago, in cui si fa windsurf sfruttando la Breva pomeridiana e dove la motivazione dell'orario mattutino di cui sopra non si applica.

3) Una volta in acqua, le possibilità di contagio sono remote o praticamente inesistenti, come riconosciuto dal CONI sulla base delle valutazioni eseguite dal Comitato Tecnico Scientifico. Il windsurf è uno sport individuale senza possibilità alcuna di contatto, avvicinamento o di salire in 2 o più sulla tavola, come ad esempio la vela.

4) Le FAQ del Governo Italiano per la "fase due" riconoscono esplicitamente la possibilità di fare attività sportiva anche a distanza dal proprio domicilio, basta che si rimanga all'interno della propria Regione, e inoltre autorizza gli sport acquatici come surf etc. www.governo.it/it/faq-fasedue   

È consentito fare attività motoria o sportiva?
"L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione."

È possibile praticare surf, canoa o kayak in forma individuale?
"Le attività di surf short board, surf longboard, sup wave, sup race, wakeboard e sci nautico svolte individualmente rientrano nell'attività motoria e sportiva prevista dal'art.1 lettera f), nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e del divieto di assembramento in occasione della preparazione, dell’esecuzione e della conclusione di tali attività, oltre che per l’accesso e l’uscita dai luoghi di svolgimento delle attività sportive"

Sulla base di quanto sopra, ci riteniamo discriminati dalle ordinanze dei signori Sindaci che hanno vietato ai non residenti di effettuare attività sportiva presso i loro Comuni, ad esempio Lecco, Valmadrera, Dervio, Colico etc. I praticanti di questa attività sono (e lo saranno ancora di più in questa estate 2020) una risorsa per il turismo locale, si veda ad esempio Torbole, Arco, Riva del Garda, Malcesine che ne hanno fatto un'industria vera e propria, e sarebbe miope e controproducente indispettirli e discriminarli senza alcun fondato motivo igienico e sanitario.

Rilancio inoltre l'articolo scritto su uno dei portali italiani più attivi per quanto riguarda il windsurf: waterwind.it , riguardante la stessa problematica.
www.waterwind.it/new/it/windsurf/articol...nostra-opinione.html   

Certi di un vostro cortese riscontro, ringrazio in anticipo se vorrete evidenziare questa situazione sulla vostra testata.

Riguardo agli assembramenti, ragazzi, non facciamoci prendere per i fondelli.
Raramente sono stato in acqua in luoghi affollati, ma qualche domenica a Poiatte sul Lago di S. Croce o in Conca a Torbole è capitata, nella "folla".
Risultato? Mai e poi mai sono stato a meno di tre metri dall'altra persona! Semplice debbo entrare/uscire portandomi tavola da 2,x metri e vela con albero da 4,x metri!
Quindi se sto a più di 2 metri COME DICE LA LEGGE cosa vogliono?? O adesso pure le vele si scambiano il virus fra di loro, come dirà san Burioni??????
Invece le avete viste voi in questi giorni le situazioni della vita reale???
Mezzi pubblici presi d'assalto con gente altro che a un metro l'uno dall'altro, ma con la provvida mascherina chirurgica anvedi che sai ceome mi protegge, o peggio pezzi di tela o carta...
E il windsurf crea assembramento???????????????

Già inviata

"Egr. Comandante della Capitaneria di Porto,

apprendo e rilevo con profondo stupore ed amarezza che la Capitaneria ha inteso limitare con l’atto allegato le attività liberalizzate da legge nazionale e da ordinanza regionale in relazione al windsurf e inspiegabilmente alla sola laguna di Venezia, penalizzando immotivatamente i Veneziani come il sottoscritto, avvocato e windsurfista.

E’ possibile che sia stato esteso per errore il disposto relativo allo sci nautico, che ha ben altre ragioni da sempre.

In relazione al windsurf si crea la situazione che se vado a remi con lo stesso mezzo (sup o stand up paddle) non creo rischi connessi al contagio, se invece vado con la vela sì. Ma se la vela è su una imbarcazione ancora no, nessun rischio, quando invece è noto che il windsurf si fa da soli, la vela in compagnia. Come nessun rischio epidemiologico crea ora ne può essergli attribuito da una uscita in mare. Come può evidente tutto ciò è privo di ogni logica connessa all’emergenza epidemiologica e forse determinato da un errore di compilazione.

Non vi è nessuna motivazione legale e legittima per questa discriminazione, il windsurf è sempre stato permesso nella vaste secche al di fuori dei canali navigabili, come da ordinanze comunali, e lo pratico da venti anni in laguna dove vivo, senza problemi.

Questo divieto mette nel nulla per me e per noi quanto stabilito a livello regionale dalla ordinanza del Presidente Zaia, e crea problemi anche nel rapporto con le ordinanze comunali in merito.

Appellandomi al Suo senso di legalità e al corretto rapporto fra le istituzioni ed i cittadini Le chiedo di correggere questo errore macroscopico per evitare situazioni di contrasto anche legale e giurisdizionale con strascichi per noi incolpevoli windsurfisti ma anche per gli operatori, tanto utili per la vera sicurezza in mare. Come può il windsurf, sport solitario, creare rischio epidemiologico in ogni caso ma incredibilmente in special modo nella Laguna di Venezia???

Il windsurf è una attività ecologica, silenziosa, rispettosa dell’ecosistema, solitaria e assolutamente nulla come rischio epidemiologico, come evidenziato dalla relazione del Coni trasmessa al governo. Dopo due mesi di necessaria ma dura prigionia sanitaria non può esserci vietato senza alcun motivo ciò che ci è permesso dalle fondamentali libertà costituzionali.

Confidando nel Suo intervento, attendo assicurazione in merito.

Distinti saluti



Avv. Giandomenico Nusca
Venezia

"

(Livia thnx)

Ho deciso di pubblicare l'articolo: www.waterwind.it/new/it/windsurf/articol...nostra-opinione.html

Ogni contributo, come richiesto nell'articolo stesso, è gradito. Magari segnalate qui le azioni intraprese, per evitare sovrapposizioni.

Ciao. Fabio

Vedo ora che sul sito del Governo sono usciti ulteriori chiarimenti e che quindi il windsurf si possa fare, con nota specifica anche riguardo alla preparazione dell’attrezzatura. A questo punto confido che si adegueranno anche i Comuni