Windsurf (ed altri sport) e Coronavirus

Vi propongo un punto di vista che mi sembra molto ben espresso ed equlibrato: www.linkiesta.it/it/blog-post/2020/03/19...Il7w5Hx2QFhRFMotO-U4

Stiamo sereni!

Ciao. Fabio

Io vi ho ringraziati a mo' di mi piace, in effetti @Fabio lo avevi già espresso e ti do ragione (quoto a spanne) "se uno in windsurf si fa male e occorrono i soccorsi". Sono d'accordo anche con @MarcoQ e @ValeQ.
Sul fattore politico non mi esprimo perchè da apolitico li odio tutti ... io o mia moglie, solo uno dei due, esce coi CANI e solo lo stretto necessario. La sensazione id incontrare la gente e stare alla larga (io non sono un abbraccia tutti, anzi sono sull'associale) crea un po' di imbarazzo in effetti.

Premetto che ovviamente il dissenso rispetto al sottoscritto amministratore, se espresso civilmente, è ovviamente consentito.

@MarcoQ non sono d'accordo. Stai mettendo tutto sullo stesso piano, ed è ovvio che così non si capisce più nulla.

Concordo sul fatto che certi sport non si possano fare, e tra questi ci metto, ahimè, anche il windsurf (quindi, non sono d'accordo neanche con te, @Daniele). Sarebbero ingestibili i controlli per distinguere tutte le persone in movimento, e poi ci sarebbe anche il rischio di dover soccorrere qualcuno che si fa male, impegnando inutilmente i sanitari. Questo concetto l'ho già scritto.

Ma qui si sta profilando di bloccare anche le passeggiate (e non solo la corsetta)!! E questo mi sembra un estremismo. Considerato che andremo avanti con queste limitazioni almeno fino a Pasqua, non penso che sia salutare per la nostra mente (oltre che per il fisico) tenerci fisicamente segregati in casa per un periodo così lungo (il sottoscritto con altri 4 componenti familiari, e vi assicuro non è facile). Inoltre, sulla base di quale ragionamento? Che i contagi non stanno calando? Ma sono capaci di ragionare? Dopo quello che ha dichiarato e fatto Fontana in queste settimane, credo di no. Anche se ci chiudono in casa, i contagi per un po' continueranno a salire, proprio per gli errori commessi nelle scorse settimane, quando non si sono subito volute adottare misure più restrittive. Non aggiungo altro per non andare fuori tema, e fare considerazioni di carattere politico, ma ne avrei molte.... (anche sulle scelte politiche in materia di sanità pubblica in Lombardia negli anni passati).

Io non so quanti di voi siano siano usciti in questi giorni. Io si, e vi assicuro che con gli altri ci si tiene a distanza, e ci si scansa volutamente. E' una sensazione di diffidenza molto sgradevole, ma è così. E se ci sono pochi, la minoranza, che non rispettano le regole, che puniscano severamente questi, invece di colpire immotivatamente tutti.

Ma come ha scritto Nico, mi sembra solo che si cerchi un capro espiatorio per coprire gli errori politici commessi, e continuare a cercare solo protagonismo....

Speriamo bene.

Ciao. Fabio

Penso che Marco Q abbia colto in pieno il punto, purtroppo per quanto riguarda l'attività sportiva all'aria aperta, prima consentita in modo poco chiaro e addirittura contraddetta da alcune personalità istituzionali sta arrivando una stretta o meglio un divieto non ancora ufficiale, questo non tanto per l'attività che fatta in solitario non arrecherebbe nessun rischio, ma per come il cittadino l'ha interpretata e di cosa ne è conseguito. Praticamente le persone pur di uscire si infilano un paio di scarpe ginniche e vanno al parco o per strada, poi ci va il runner, poi esce il ciclista agonista, l'amatore e quindi perché no il papà con il bimbo, risultato troppa gente in giro ed in alcuni casi formavano involontariamente "assembramenti" in alcuni parchi, difficile fare una legge che gestisca tale libertà con così ampio margine di interpretazione e discrezionalità, quindi temo sarà divieto.

Intendo dire che, in un momento così grave e denso di altre priorità, è molto difficile fare dei distinguo su un’attività, almeno apparentemente, ludica e non strettamente necessaria.
Come si potrebbe fare? Mandare in giro vigili a controllare che prima, durante o dopo l’attività non ci siano assembramenti? Immagina il Pra come lo conosci... numero chiuso? Meno di 10, quindi (poiché siamo tutti o quasi a casa e le temperature salgono immagina quanti vorrebbero...). Oppure jogging, ok ma a due metri almeno (sudore, respiro accelerato per lo sforzo), chi controlla, e dove? E la mtb allora? Perché no? In collina se incontro qualcuno che faccio? È di ieri la lamentela del governatore Fontana circa il Monte Stella, a suo dire troppo affollato... come fare? Chi esce di casa con l’intenzione di andarci e lo trova già densamente frequentato se ne torna a casa? Chi controlla numero e distanze di sicurezza?
Anche se potrebbero esserci altre possibilità la regola è generale (giustamente) e si dovrebbe rispettare... a conferma di ciò, tutti i giorni ci sono appelli (filmati) più o meno espliciti di sindaci che insistono su questo punto (corriere.it) con una certa veemenza (eufemismo).
Personalmente ho molte possibilità di isolarmi per camminare, correre, andare in bicicletta e persino surfare ma mi trattengo perché so che non è giusto e che se venissi fermato avrei poche argomentazioni da addurre.
L’epidemia colpisce tutti, direttamente o indirettamente, e noi Lombardi dovremmo saperlo più di altri.
Ammetto che è dura.
Marco Q

Marco Q escribió: È proprio vero, ma ho i miei dubbi...
Del resto anche la moto d’acqua, l’automobilismo sportivo in pista come il motociclismo... se cominciamo così passa il messaggio che chi è economicamente o geograficamente avvantaggiato se la gode mentre gli altri soffrono relegati in casa e impauriti (e parlo da geograficamente privilegiato).
Attendiamo e pazientiamo.
Marco Q

Non capisco il tuo ragionamento. Una corsetta per il quartiere, ed il motociclismo non possono essere messi sullo stesso piano. Del resto, mi risulta che, come da FAQ del governo, le attività motorie limitate, all'aperto, sono state consentite fino ad oggi, perché sono una questione di salute, per chi le pratica.