Foil - avete esperienza o pareri?

Oddio a fare i pignoli se uno si prende una tavola medio-grande nuova con scassa deeptuttle ormai viene venduta con la scassa Foli compatibile approvata dalla casa, quantomeno per JP che seguo adesso. Quindi non si deve portare una tavola specifica, ma usa la sua tavola grande. Per capirsi se io cambiassi il mio Xcite Ride 160 da vento leggero con un Superlightwind 154 avrei la tavola deeptuttle foil approved (non è che non ci pensi ogni tanto). Chiaro che se uno ha e usa solo tavole piccole freestyle e wave allora il discorso di aggiungere rimane.
Oppure RRD pubblicizza il suo nuovo foil alu-carbon come adatto anche a tavole con scassa NON specifica e vende anche la testa powerbox; e entrambe le teste o innesti hanno un bordo relativamente largo che si appoggia sulla coperta e dovrebbe scaricare la pressione verticale del foil. Domanda ovvia, fidarsi?
Ho letto in giro comunque che almeno per le scasse deeptuttle ordinarie dovrebbero resistere salvo usi intensivi e pesi max...
Resta comunque il fatto di portarsi il coso in giro già montato, o smenarsela o montarlo e smontarlo ogni volta (semrpechè non sia fisso), e per i pigri come me....

Ottime osservazioni grazie!

La limitazione più grande per me è dover portare in giro in macchina la terza tavola dedicata solo al foil. La logistica a terra e l'investimento potrebbero passare in secondo piano se riesco ad aumentare notevolmente il numero di buone uscite.

Penserò all'opzione kite, avendolo anche provato qualche volta. Non mi convince molto però.

Fabio, sarebbe interessante conoscere Claudio Bertagna, grazie! Mi piacerebbe sapere se in futuro si potrà usare un freewave anche con il foil e altri aspetti tecnici sempre riguardo a questo abbinamento. Ti farò sicuramente sapere se verrò sul garda, che per me ora è scomodo essendomi da poco trasferito a Torino. Ora aspetto con ansia perturbazioni invernali al mare!

Io devo dire che pur essendo scettico di natura, dopo che li ho visti in azione a Silvaplana in un giorno meno che perfetto sono rimasto di stucco.
Nelle situazioni frustranti di vento poco convinto mentre tanti tentavano di planare a tratti, i wind-foiler, pure alcuni di una certa età, davano cinque-sei pompate furiose e poi via, sospesi e veloci senza mai fermarsi.
Ah io non ho problemi con le vele grandi, mi diverto colle ie 8 e 10 in dacron di Hot, ma certo che non dover lottare per planare con i venti intorno ai 10 nodi...
Anche io sono ancora indeciso peraltro, sia per costi, sia perchè fuori Venezia sono tutto powerbox (anche se leggo che rrd ne avrebbe fatto uno powerbox-compatibile), sia perchè invece a Venezia avrei il formuletto col deeptuttle adatto a cominciare, ma ho pure bassi fondali e alghe, non molto compatibili, e per converso ho l'inarrivabile Starboard Serenity che nello stesso range di vento da emozioni a non finire e senza alcuna difficoltà di take off.
Vedremo

In ordine sparso:
Prova all’Hotel Pier di Riva del Garda.
Costi (e praticità), quindi pinna (da montare ogni volta e partendo un po’ fuori recuperando) e tavola dedicata (piuttosto voluminosa).
Se per lago intendi il Lario, io preferirei un kite (meno materiale, volume e costi se usato).
Vedi tu.
Ciao
Marco
Ps: l’impegno per imparare col kite è, in termini di tempo, simile a quello per imparare a planare e soprattutto a strambare col foil (qui chi ha imparato a planare ancora non stramba... e dall’inizio stagione!

Ciao,

In ferie a Stintino(Sardegna) ho avuto modo di noleggiare il foil per 1ora

-e' molto bello e credo che ci vogliano 2 dritte da un esperto per poter incominciare con il piede giusto
- un pò ingombrante e delicata la parte della pinna( aspetto da considerare)

Se si vuole sempre planare credo che sia il giusto compromesso

Io ho provato il foil con la 7.1 Simmer e poi con la 5.9 (vela molto più adatta )
Tavola Simmer Monster 136 e foil Starboard Alu.

Ciao Dario. Grazie per i complimenti che fanno sempre piacere, visto il gran lavoro che c'è dietro Waterwind.

Non ho esperienza diretta di Windfoil, ma penso che:

1) sta prendendo sempre più piede, e credo che avrà sempre più successo nei prossimi anni, proprio perchè consente di coprire quel range di vento (6-8 nodi), che per ora era coperto solo dal Kitesurf (o al limite dal formula, nel caso di 8-10 nodi). Confermo, in base a quello che raccontano gli amici che lo praticano, che si usa una vela anche di 1,5 metri quadri in meno.
2) l'inizio non è immediato, ma nel giro di poche uscite s'impara.
3) quello che per ora non mi convince (ma i tecnici del settore - es. Luis Marchegger agente di Neil Pryde - dicono che a breve ci saranno evoluzioni che risolveranno il problema), è l'ingombro ed il peso della pinna. A Silvaplana, o al Pier, ho visto surfisti che si sono fatti aiutare anche da altre due persone per entrare o uscire dall'acqua. Sono passato al windsurf dalla barca a vela (deriva), anche perchè mi piaceva l'idea di avere dell'attrezzatura più compatta e facile da gestire rispetto alla barca.
4) ogni tanto vengono organizzate giornate di prova (non conosco scuole che noleggiano, ma forse c'è qualcuno al Garda). Forse, però, se hai occasione di venire al Prà, ti posso far conoscere Claudio Bertagna, agente Simmer, che dovrebbe essere disponibile a darti qualche informazione, ed a farti fare una prova del Foil di Simmer con il Peler in calo, in tarda mattinata.

Ciao. Fabio