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Il Tabou Pocket è la tavola da windsurf per onde medio-piccole del noto marchio francese di tavole da windsurf, rimasta nel catalogo di questo produttore fino al 2018. In questo articolo, vi illustriamo i risultati dei test della versione 2016, da 94 litri.

 

Windsurf, test tavole: Tabou Pocket 94 2016

 

Dati tecnici

Volume: 94 litri

Lunghezza: 233 cm

Larghezza: 61 cm

Peso: 6,9 kg

Box e Pinne: 1x US Box 2x Slotbox; T-Lab Zinger 2x 11 + 1x 18

Range di vele: 4.2 - 6.1 mq

Il 2018 è stato l'ultimo anno di produzione di questo modello. Dal 2019, è stato sostituito dal Da Bomb, ed anche, in parte, da versioni più orientate al wave del Tabou 3S (che dal 2019, è disponibile anche nella versione trifin). Il modello del Pocket 2016 è rimasto invariato, come shape, nel 2017 nella cosiddetta versione "Vintage", a cui è stato affiancato anche un nuovo shape. Questo perché, evidentemente, è stato un modello piuttosto apprezzato. 

 

Windsurf Tabou Pocket 2016 1

Windsurf Tabou Pocket 2016 3

 

Il produttore dichiara 

Il Pocket Wave è il vostro "jolly nascosto". Questa gamma di tavole tascabili offrirà il meglio dalla navigazione a chiunque, indipendentemente dal suo livello. Tollerante, ma reattiva, questa tavola offre sicurezza per spingervi ai vostri limiti anche nelle condizioni più difficili. Facile e precoce nell'ingresso in planata, il Pocket ti porta in alto e tra le onde, permettendoti di scegliere la rampa e volare nelle manovre aeree. Il profilo compatto offre un controllo eccellente nei salti.

Sull'onda, il profilo e la linea del rocker assicurano bottom turns regolari, con un'eccellente conduzione sia nelle rotazioni impostate con il piede anteriore, che posteriore. L'assetto thruster offre una piacevole sensazione in surfata, con curve scivolate. Avete anche la possibilità di settare la tavola con una singola pinna, per una maggiore spinta, per lanciare la tavola in acqua piatta, o in condizioni bump and jump! 

La coda a doppia ala: 

- consente una più ampia area centrale per migliorare l'accelerazione, pur avendo una coda stretta per curve docili
- mantiene la velocità sulla parete piatta dell'onda
- dà al rider un maggiore controllo

La posizione avanzata delle pinne rende la tavola più facile da far girare

I rails pieni: vanno meglio per garantire maggiore capacità di risalire il vento; ed offrono maggiore tolleranza nel surf.

Slot box: sono più leggeri; meno attrito.

Consulta il sito del produttore.

 

Windsurf Tabou Pocket 2016 2

Windsurf Tabou Pocket 2016 3

Windsurf Tabou Pocket 2016 3

 

Risultati del test in acqua

La tavola è stata provata sia in condizioni bump and jump, al Prà de la Fam, Lago di Garda, con Peler forte, o sul Lago di Como, con vento di Foehn altrettano forte (abbinata ad una 3.7!), che a Cannes Palm Beach, Francia, con vento da Est, ed onda intorno ai 2 metri.

Per quanto concerne, la sessione al Prà (leggi report), la tavola è stata abbinata alla Ezzy Elite 4,2, in condizioni di Peler oltre i 30 nodi (leggera sovrainvelatura), e piano d'acqua abbastanza choppato. Il Tabou Pocket 94, in queste condizioni, non è risultato pienamente a suo agio, principalmente per via del volume troppo generoso. Ad ogni modo, ne ho subito ricavato alcune impressioni utili: è una tavola facile, che plana quasi immediatamente sia per la linea scoop-rocker piuttosto piatta, sia per la sua larghezza, generosa sia al centro della tavola (come detto, grazie alla coda di rondine), che a prua ed a poppa (quasi un freestyle, per certi versi, nello shape, che si restringe drasticamente solo all'ultimo, soprattutto a poppa). E' una tavola stabile, e molto veloce, che tiene la planata in strambata in maniera eccellente, e che ha anche molto abbrivio, nell'ingresso in virata veloce. Sul chop, un po' disordinato che ha caratterizzato la sessione - probabilmente più che altro dovuto al notevole traffico in acqua - la tavola ha sofferto un po', sobbalzando più del dovuto (il piede d'albero, durante la sessione, è stato posto in posizione relativamente avanzata - vedi commenti successivi, in merito all'opportunità di questa impostazione). Per completarne il test, si è reso necessario riprovarlo nelle sue condizioni: con vento non oltre i 30 nodi al lago, o al mare con condizioni di onda piccola. Queste prime impressioni, in occasione della suddetta sessione, mi hanno già fatto venire il dubbio, che, a questo punto, possa sostituire il Tabou 3s 106 (leggi recensione), magari settandolo come single fin per le condizioni di vento più leggero, in acqua piatta. A tale scopo, ho già preso una pinna MFC freewave 2020 da 23 cm da abbinare alla tavola in tali condizioni. 

 

Windsurf Tabou Pocket 2016 5

Windsurf Tabou Pocket 2016 6

Windsurf Tabou Pocket 2016 7

Per quanto riguarda la sessione di Cannes (leggi report), la tavola è stata abbinata ancora alla Ezzy Elite 4.2 2017 (con un profilo un po' grasso), con vento intorno ai 30 nodi (qualcosa in più sulle raffiche). Il Tabou Pocket 94 2016, a Cannes, è stata settato con qualche "stratagemma". A Cannes, ho avuto, infatti, le intuizioni giuste per fare in modo che la tavola possa darmi delle belle soddisfazioni.

Innanzitutto, ho messo il piede d'albero più arretrato (quasi al centro della scassa). Finora, avevo utilizzato la tavola con il piede d'albero piuttosto avanzato. L'uscita mi ha confermato che la tavola non ha bisogno di una simile posizione avanzata, perché, grazie ad un rocker piuttosto piatto, ed una larghezza relativamente generosa a centro tavola, entra in planata in maniera fulminea, quasi di bolina larga. Invece, il piede d'albero troppo avanzato, fa rimbalzare troppo la tavola nel chop, e nel piano d'acqua formato, comportamento per me (e le mie ginocchia) molto fastidioso. Con il piede d'albero più arretrato (almeno a centro tavola), invece, la tavola è stata perfetta, volando sull'acqua in maniera impeccabile (anche se il piano d'acqua di Cannes, liscio, nel cavo tra le onde, è risultato molto più regolare del chop del Lago di Garda, dove avevo provato la tavola le ultime volte).

Inoltre, ho settato la tavola come thruster, con le pinne di serie, con le pinne laterali piuttosto avanzate, e la centrale un po' arretrata, ottenendo una tavola boliniera, e con il giusto compromesso tra portanza/resistenza e scivolamento laterale, quando richiesto tra le onde.

L'uscita ha, inoltre, confermato che il Pocket è una tavola molto mobile ed a suo agio tra le onde "molli", ovvero non troppo grandi, tra le quali consente rapidi cambi di direzione. Grazie alla sua velocità, consente anche di esplorare al meglio lo spot, e di posizionarsi a piacimento nei punti delle onde prescelti, per l'inizio della surfata.

Ciao. Fabio

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Questo è un video di presentazione della tavola

 

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