MANDELLO DEL LARIO 9 APRILE 2022 IL NORD PERFETTO (di Roberto Pasquini)

Riceviamo da Roberto Pasquini, e volentieri pubblichiamo.

"Il lago di Como mi vuole bene, è un dato di fatto. Non faccio in tempo a tornare dalle Canarie dove ho preso parte al pro slalom e foil training in vista della stagione agonistica 2022 (si spera normale dopo gli ultimi due disastrati anni del Covid) che subito, uno dietro l’altro trovo Brevoni (vento termico da sud) perfetti per allenamenti high wind.
Già sono soddisfatto, ma il Lario è in palla, vuole farmi dimenticare le Canarie e ricordarmi perché sono fortunato ad averlo come mio home spot e decide di esagerare, sparando la sua cartuccia migliore: il Vento definitivo. IL NORD PERFETTO.
Da diversi giorni noi surfisti lariani tenevamo d’occhio la succulenta previsione per sabato 9 aprile: Nord a 30-40 nodi disteso su tutto il lago e pregavamo tutti gli dei da Eolo a Crom che venisse confermata. 
Lo è stata!
Arriva il giorno e la domanda è: “quale spot?”  perplessità lecita dato che il lago di Como con vento da nord presenta una grande varietà di posti in cui uscire, ognuno con la propria morfologia e caratteristiche che ben distribuiscono la mole surfistica.
Io, memore di una mitica uscita dello scorso anno sempre a inizio aprile, non ho dubbi e mi gioco il Jolly: Mandello del Lario. A mio avviso lo spot più radicale del lago di Como; totalmente esposto al vento da nord è capace di generare vere e proprie onde.
Giunto sullo spot intorno alle ore 10 trovo già Ivan (Laghee), sempre presente in queste giornate. Di lì a breve arrivano anche altri surfisti fra cui gli amici Nicola e Fabio (Waterwind).
Il nord già soffia deciso e disteso ma, fiduciosi del cospicuo rinforzo previsto da metà giornata, attendiamo ad armare il materiale.
Tempo un’oretta e il Nord, come da previsione raggiunge e supera i 30 nodi. Vele  sui 4 - 4,5mq vengono orgogliosamente armate e poste frementi in riva al lago.
Ho lo slalom in macchina ma, decido di approfittare di questa rara occasione per un “cambio di ritmo” optando, per una volta, per il mio fido wave JP 84lt e vela 4,7 Challenger, boma Al360 carbon. 
PS da questo momento io ancora non comprendo la scelta di alcuni surfisti di ridurre ulteriormente misura di vela. Boh gente strana mi attornia.  
Ormai la muta stagna non serve più: l’acqua è fredda sì ma non gelida e la temperatura dell’aria di quasi 20 gradi permette l’utilizzo di normali mute 5,3/4mm, ovviamente calzari ancora necessari. 
Il vento è perfetto: forte oltre 30 nodi, costante e disteso da sponda a sponda. 
Finalmente si entra in acqua.
Primi bordi di assestamento e poi si va sul serio. Mi sento ben assettato, l’attrezzatura è bilanciata e ben regolata. Trascorro l’uscita a fare “slalom” in mezzo alle onde lunghe di Mandello, cercando la massima velocità possibile anche sul materiale wave (deformazione professionale?), il tutto condito da belle strambate e qualche salto. Gli altri surfisti in mia compagnia e un po’ di pubblico a terra rendono questa giornata ancora più speciale.

Per ore noi surfisti, fieri sfidanti del Nord perfetto (ormai stabile a 35-40 nodi), con le nostre vele dai vivaci e variopinti colori, tinteggiamo e orniamo l’argentea increspata superficie del lago che, contornata dalla verde e rigogliosa cornice naturale del Lario sovrastata da un azzurro e limpido cielo dà vita ad un panorama unico degno di un quadro.
Non so quando riavremo la fortuna di riassaporare una giornata così bella, ma personalmente posso affermare che la sorte mi arride a poter beneficiare della beltà del Lario".

Roberto Pasquini ITA-636

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