Pra de la Fam, 17 ottobre 2021. Peler con salvataggio...

Scuffia écrit:

Ciao a tutti!

Bravo Fabio!
Per me weekend decisamente complicato, mal di gola e inaspettati problemi non trascurabili che mi hanno fatto desistere dalla trasferta. Venerdì sera avevo addirittura la macchina carica...temperature notturne ancora accettabili?

Io avrei nel mirino trasferta giovedì in giornata ad Andora, se merita...ne discutiamo in 3d apposito.

Temperature ancora accettabili. Però, il bar è ormai chiuso. Comunque, nel giro di un mese, si potrà partire la mattina stessa, per prendere il Peler.

Per la Liguria, apro discussione probabilmente domani. Stavolta, sembra interessante.

Ciao. Fabio

Ciao a tutti!

Bravo Fabio!
Per me weekend decisamente complicato, mal di gola e inaspettati problemi non trascurabili che mi hanno fatto desistere dalla trasferta. Venerdì sera avevo addirittura la macchina carica...temperature notturne ancora accettabili?

Io avrei nel mirino trasferta giovedì in giornata ad Andora, se merita...ne discutiamo in 3d apposito.

Breve report della sessione al Pra de la fam di questa mattina. Premetto che sarà un report senza foto, sia perché mi sono goduto la breve sessione, sia perché, come racconterò dopo, sono stato piuttosto impegnato in un salvataggio.
Dopo la bellissima giornata in montagna di ieri in Val Trupchun, ho deciso di giocarmi la mattinata di domenica libera,  per prendermi anche un po' di Peler, e tenermi in allenamento.  
Il Peler di questa mattina non è stato così bello, come mi dicono sia stato quello di sabato, ma neanche da buttare via.

Sono uscito con la Goya Guru 4.7 ed il Tabou Pocket 94 2016, che, questa volta ho settato a Thruster con pinne in G10, ipotizzando che il vento potesse entrare più forte.  Ho provato anche a fissare il piede d'albero molto appoppato.  

Il vento è entrato bene,  ed a tratti la 4.7 è pure risultata grossa. Ma il problema è che il Peler non si è quasi mai stabilizzato, come intensità e direzione.  Molto rafficato.  

Un po' questo, un po' il chop corto, un po' il settaggio della tavola, che secondo me non andava bene, hanno fatto sì che, soprattutto in virata, abbia fatto un più fatica di altre recenti uscite. 

Oggi, ho confermato la mia idea secondo cui, con chop corto e vento con diversi scarsi, sia meglio la tavola settata come single fin che come trifin: tre pinne fanno più attrito, ed hanno senso  in altre condizioni.  Anche il piede d'albero arretrato, oggi, mi ha penalizzato, ritardando l'ingresso in planata.  

Per il resto, aria fresca, acqua ancora tiepida (muta 4/3), bel sole e parcheggio del Pra affollato come d'estate!
Verso le 10,30, quando la mia sessione stava per volgere al termine, ho soccorso, in mezzo al lago, Erica, a cui la prolunga si era sganciata dal piedino, che le avevano prestato dopo la rottura del suo, e che poi si è rivelato incompatibile con la sua prolunga (pin troppo lungo). Ho tentato un traino, invano, legando una cimetta alla mia strap posteriore ed al suo piede d'albero mentre lei seduta sulla tavola, trascinava il rig. Visto che non funzionava, sono tornato a riva due volte, e dal momento che non c'erano barche disponibili al Pra, alla fine abbiamo chiamato la capitaneria che, poi, ha recuperato Erica. Ora, mi viene in mente che le avrei potuto portare un mio piedino...
L'esperienza conferma quanto sia importante controllare l'attrezzatura.  Quanto al traino, qualcuno ha idee o esperienze?

Ora, ho voglia di tornare al mare e tra le onde, perché troppa acqua dolce non fa bene. Forse, ci potrebbe scappare una doppietta Imperia - Coudouliere tra giovedì e venerdì.  

Ciao.  Fabio