Prima volta al Garda

Grazie Marco, non sai che sollievo danno le tue parole; spesso mi è capitato di vivere questo sport nella maniera sbagliata, con ansia. Anche domenica è stato, ma solo in parte, così; non ti dico quando dovevo alzare la vela, le volte che sono caduta. Poi ho recuperato serenità e non volevo più smettere. Credo che in questo sport ci sia una fase di transizione, in cui il divertimento viene messo per un attimo da parte, per dare priorità alla sola tecnica. Il prossimo week end sarò al Garda ma credo che partirò dala sede della scuola, almeno suppongo. Sarà un impegno, fisico ed economico, ma lo faccio volentieri perché sono certa che mi darà modo di progredire.
A presto,
Livia.

Ciao,
Peccato per ieri, eravamo presenti in forze, ed avremmo potuto conoscerci.
Per gli avambracci forse è dovuto all'azione combinata di uno sforzo che non fai abitualmente ed anche un po' di tensione emotiva (mentre vai, inconsapevolmente, continui a stringere e lasciare il tubo del boma per il nervosismo); a me capitava da principiante (un paio di ere glaciali fa) di contrarre i piedi nelle straps mentre planavo e la sera mi facevano male muscoli e tendini, poi ho preso tutto con più calma e rilassatezza ed il dolore è sparito.
Se nel prossimo we sarai ancora al Pier segnalalo qui poiché, come dice il Waterboss, io praticamente ci abito (e' un'esagerazione invidiosa)...
Nell'attesa di conoscerti di persona
A presto
Marco

Ecco, questo non lo darei tanto per scontato. Ci vogliono lezioni per me. Prossimo weekend mi faccio rimettere a nuovo, con tre giornate di corso.
Grazie ancora.

Ovviamente, ho dato per scontato che fai lavorare bene il trapezio, ovvero che lo mandi bene in tensione, caricandolo con il peso del corpo (portato in avanti). Perchè anche se lo accorci, ma poi tieni sempre le braccia contratte, tanto vale.

Io we prossimo non sarò al Garda. Ci incontreremo più avanti in stagione!

Buon vento. Fabio

Probabilmente ci siamo incrociati e visti, io poi sono del tipo che gira tra i windsurfisti ed attacca bottone, ma ieri ero un po' presa da mille cose.
L'allenamento lo possiamo dare per scontato, il boma è a diametro ridotto; mi viene il dubbio a questo punto che dipenda dalla lunghezza del trapezio; le mie cimette sono da 26 cm, se non ricordo male, ed ho sempre avuto l'impressione che fossero troppo lunghe. Proverò a fare un cambio.
Per quanto riguarda i guanti, non credo dipenda da quello, perché quel tipo di dolore/fastidio l'ho sentito sempre, anche se sporadicamente, sia utilizzando guanti, manopole sia andando a mani nude.
Prossimo weekend avrò lezione da Segnana e chiederò di provare con le cimette più corte.
Grazie mille,
a presto,
Livia.

Ciao Livia! C'eravamo anche noi ieri al Pier!!!! Accidenti a saperlo....!!

Dando per scontato che tu abbia un minimo di allenamento, ti faccio qualche domanda per capire....

Usi il trapezio? Se si, quanto lo tieni lungo? Come prima regola per il tuo livello, ne regolerei la lunghezza in modo da mandarlo in tensione subito prima delle braccia, per non affaticare queste ultime. Poi, quando sarai brava, lo allungherai...

Altra questione che può determinare l'affaticamento degli avambracci è il diametro del boma, ed il fatto di usare dei guanti. In poche parole, diametro grande (31-32 mm) tende ad affaticare gli avambracci, ancora di più se usi anche guanti di un certo spessore (che aumentano il diametro effettivo percepito dalle mani). Io, per esempio, o a volte questo problema d'inverno quando uso dei guanti a 5 dita, 2 mm.

Quanto ai campeggi, sul lungo lago di Torbole ed Arco, ne hai una sfilza.... (io sono stato diverse volte al Camping Europa a Torbole)

Facci sapere. Ciao.

ps e la prossima volta che vai al garda, fai un fischio qui!!!