Goya one

Si, concordo con Marco. Tienila per un po' anche se inizialmente dovesse regalarti delle frustrazioni. Correggo Marco solo su un punto, sfruttando anche il mio passato da derivista: Pinna e centro di deriva più arretrato = tavola più poggera!

L'istinto mi dice di suggerirti di tenerla cosi' (versione piu' radicale), ma d'altra parte e' giusto fare prove. Armala con tutte le straps avanzate e centrali (anticipa la planata e la manovrabilita'), la pinna arretrata migliora la bolina e la stabilita' direzionale a scapito della nervosita'/manovrabilita', ma come tu stessa affermi, ti pare gia' manovrabilissima (a causa del salto non tanto del volume ma soprattutto del tipo di shape, come gia' detto).
E' un ottimo risultato che tu sia, gia' alla prima uscita, a farla planare e, immagino, a tornare da dove sei partita. Complimenti ancora! Ora, sarebbe il caso che tu imparassi tutto (cio' che sai fare e cio' che vorresti) con questa, che ormai e' un punto d'arrivo. Senza dimenticare mai che non e' un esame ne' un cimento ma un divertimento. Poi, de gustibus...
Continua cosi'.
Marco

La tavola è totalmente diversa rispetto alla Carrera, non solo, e non tanto per il volume; ieri l'ho provata al lago Morto e, non avevo il tempo per togliere le pinne laterali (la prossima settimana mi arriverà la single fin anti alga), l'ho tenuta in versione thruster.
Il mio livello non mi permette oggi di usarla a pieno delle sue potenzialità (credo che starà molto con me questa tavola), comunque ieri, in light wind, sono riuscita a virare e strambare quasi senza problemi; ad essere sinceri nelle manovre è molto più facile della Carrera.
Con il vento con raffiche che permettevano di planare, senza però mettere i piedi nelle straps, è partita in planata tranquillamente; ha la poppa molto sottile, e, quando in un'occasione c'è stata la possibilità di mettere i piedi nelle straps, ho sentito subito quanto sia sensibile di poppa.
È una tavola esigente, ma generosa nello stesso tempo.
Mi rendo conto che il cambio è stato importante e lo stesso Alberto di Detour mi ha detto, "ti rendi conto che al tuo primo anno hai già cambiato una goya per un'altra goya: vergognati"; però era quello che sentivo, la decisione di cambiare tavola e la scelta di quale tavola prendere ha richiesto 3 settimane, due giorni di tempo e ha compreso 5 uscite plananti a stecca. Periodo in cui non ho detto nulla a nessuno, per poter valutare tutto sulle basi mie, deciso con cosa cambiare la tavola, ho chiamato i miei riferimenti che mi hanno aiutato sulla scelta del volume.
Adesso bisogna solo uscire, ovviamente con qualsiasi vento. Dovrò anche capire la differenza tra single fin e thruster, e l'altezza della pinna, se metterla più centrale o più a poppa o avanti; ora è centrale, in versione neutra.
È da uscirci, tanto.
Grazie e a presto.

Pero', che salto! E in cosi' poco tempo (pensa dov'eri e cosa credevi 10 mesi fa!).
Stima? E' la tavola che deve guadagnarsi la tua... Ed intanto hai gia' la nostra!
Ora progredisci, non pensare solo a cambiare tavola con una sempre piu' estrema, tienila almeno un paio di stagioni (ricorda che puoi trasformarla... sai come!) e naviga godendotela, guardandoti in giro, salutando gli amici/colleghi, ammirando il panorama e fissando il piccolo arcobaleno che segue ogni surfista nelle estive mattine di peler planando con una mano sola.
Complimenti ed auguri!
Marco

Perbacco, che donna d'azione! Eh, no vogliamo presto le tue impressioni! Ed appena ci becchiamo, me la fai provare! Buon vento. Fabio

È fatta... cambiata tavola, 105 litri.
L'ho provata questa mattina; non mi permetto di dare descrizioni tecniche, non sono in grado; dovrò lavorare molto per guadagnarmi la sua stima.