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Imprevisto
- Grit
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02 Oct 2018 23:58 #5374 par Grit
Tavole: Tabou Rocket 125 / JP FSW 98
Vele: Simmer 4.0 / Neil Pride NR 4.5 / Simmer Icon 5.0/ Neil Pride Ride HD 6.5 / Loft Sails Oxygen 7.9
Réponse de Grit sur le sujet Imprevisto
Ciao a tutti,
anche a me a maggio è capitato un piccolo imprevisto in mare.
Mentre ero in acqua ad Ostia (RM) con 5.7+98 con un vento ballerino tra i 16-20 nodi (SE), dopo il primo bordo ad uscire mi si è sganciato il boma dall'albero, probabilmente per la fretta di entrare in acqua non l'avevo agganciati bene. Devo dire che in acqua eravamo in tanti ed in molti mi sono avvicinati per chiedere se era tutto ok, per fortuna non essendo troppo lontano dalla costa, circa 200m e per il fatto che c'era una leggera onda che mi spingeva verso riva ho preferito rientrare a nuoto appoggiato alla vela e tavola.
Una volta arrivato in spiaggia un collega mi ha detto che avrei potuto rimontarlo in acqua, sinceramente non ci ho pensato e non pensavo che si sarebbe potuto fare.
Da allora tutte le volte prima di entrare in acqua mi accerto di aver montato bene il boma.
Invece voglio raccontare un altro imprevisto capitato ad un mio amico alle prime planate ed ancora un po inesperto.
Circa un mese fa con un ponente a Campo di Mare costa Nord di Roma sui 15-18 nodi, si è trattenuto quando tutti stavano per uscire ed il vento era diventato molto instabile, ha preso una bella raffica ed un po per la sua inesperienza si è allontanato molto al traverso ed una volta arrivato molto al largo gli si è rotto il perno del piede d'albero. :sick: :S
A quel punto essendo molto lontano dal punto di partenza ed avendo il rig che gli affondava, forse perche l'albero era senza tappi, ha deciso di abbandonare tutto e tornare nuotando steso sulla tavola (RRD 110 litri). Alla fine è riuscito a raggiungere all'imbrunire la riva a circa un paio di km dal punto di partenza ed è stato soccorso e riaccompagnato alla macchina da un ragazzo che correva sulla spiaggia. Diciamo che anche se sfortunato è stato fortunato che il mare si era calmato, che la corrente portava verso riva e che la temperatura era mite.
Sicuramente da questa brutta avventura ha imparato in un colpo solo una serie di regole auree:
a) Non stare in acqua da soli
b) controllare sempre l'attrezzatura prima di entrare in acqua
c) avere il piede d'albero non troppo datato
d) fare bordi corti specialmente quando si è alle prime armi.
Premesso che come prima cosa ha fatto bene a mettere in salvo la propria vita, lui si rimprovera di non aver pensato a smontare la vela che era abbastanza recente (Ezzy 6.5). L'avrebbe potuto fare?
Poi volevo sapere se ci sono dei video o guide su come comportarsi in casi di emergenza, perchè qualcosa mi era sembrato di leggere ma non ricordo dove.
Un saluto a tutti
Bruno
anche a me a maggio è capitato un piccolo imprevisto in mare.
Mentre ero in acqua ad Ostia (RM) con 5.7+98 con un vento ballerino tra i 16-20 nodi (SE), dopo il primo bordo ad uscire mi si è sganciato il boma dall'albero, probabilmente per la fretta di entrare in acqua non l'avevo agganciati bene. Devo dire che in acqua eravamo in tanti ed in molti mi sono avvicinati per chiedere se era tutto ok, per fortuna non essendo troppo lontano dalla costa, circa 200m e per il fatto che c'era una leggera onda che mi spingeva verso riva ho preferito rientrare a nuoto appoggiato alla vela e tavola.
Una volta arrivato in spiaggia un collega mi ha detto che avrei potuto rimontarlo in acqua, sinceramente non ci ho pensato e non pensavo che si sarebbe potuto fare.
Da allora tutte le volte prima di entrare in acqua mi accerto di aver montato bene il boma.
Invece voglio raccontare un altro imprevisto capitato ad un mio amico alle prime planate ed ancora un po inesperto.
Circa un mese fa con un ponente a Campo di Mare costa Nord di Roma sui 15-18 nodi, si è trattenuto quando tutti stavano per uscire ed il vento era diventato molto instabile, ha preso una bella raffica ed un po per la sua inesperienza si è allontanato molto al traverso ed una volta arrivato molto al largo gli si è rotto il perno del piede d'albero. :sick: :S
A quel punto essendo molto lontano dal punto di partenza ed avendo il rig che gli affondava, forse perche l'albero era senza tappi, ha deciso di abbandonare tutto e tornare nuotando steso sulla tavola (RRD 110 litri). Alla fine è riuscito a raggiungere all'imbrunire la riva a circa un paio di km dal punto di partenza ed è stato soccorso e riaccompagnato alla macchina da un ragazzo che correva sulla spiaggia. Diciamo che anche se sfortunato è stato fortunato che il mare si era calmato, che la corrente portava verso riva e che la temperatura era mite.
Sicuramente da questa brutta avventura ha imparato in un colpo solo una serie di regole auree:
a) Non stare in acqua da soli
b) controllare sempre l'attrezzatura prima di entrare in acqua
c) avere il piede d'albero non troppo datato
d) fare bordi corti specialmente quando si è alle prime armi.
Premesso che come prima cosa ha fatto bene a mettere in salvo la propria vita, lui si rimprovera di non aver pensato a smontare la vela che era abbastanza recente (Ezzy 6.5). L'avrebbe potuto fare?
Poi volevo sapere se ci sono dei video o guide su come comportarsi in casi di emergenza, perchè qualcosa mi era sembrato di leggere ma non ricordo dove.
Un saluto a tutti
Bruno
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- Marco Full
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20 Sep 2018 09:55 - 11 Déc 2018 14:19 #5185 par Marco Full
Réponse de Marco Full sur le sujet Imprevisto
l'importate e che sei riuscito a rinetrare senza troppo problemi! io forse ho qualche pinna,
Dernière édition: 11 Déc 2018 14:19 par Marco Full.
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- Il Mene
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17 Sep 2018 21:00 #5171 par Il Mene
Starboard Kode FSW 94 2016 | Starboard Flare 106 2011 | Tabou 3S 117 2018 || Ezzy Wave SE 4.2 2008 | Point-7 Salt 4.8 2012 | Ezzy Zeta 5.5 2018 | Ezzy Legacy 6.5 2019 | Ezzy Freeride 7.5 2008
Réponse de Il Mene sur le sujet Imprevisto
Vedo che la pinna non ha giocato brutti scherzi solo a me!:side:
@fabio: consigli sacrosanti, come sempre. In effetti il mio proposito era proprio di condividere un’esperienza sfortunata per essere utile. Credo di averti visto sabato ma stavo già surfando con la pinna prestata da Alberto nella seconda, e migliore, parte dell’uscita. Ho sempre controllato le parti più sottoposte ad usura (piedino in primis, che cambio ogni due anni a prescindere) ma la pinna non l’avevo mai considerata rompibile senza incidenti.
@marco q: grazie ma anche in vista di acquisti futuri credo mi orienterò su una 38/40
@fabio: consigli sacrosanti, come sempre. In effetti il mio proposito era proprio di condividere un’esperienza sfortunata per essere utile. Credo di averti visto sabato ma stavo già surfando con la pinna prestata da Alberto nella seconda, e migliore, parte dell’uscita. Ho sempre controllato le parti più sottoposte ad usura (piedino in primis, che cambio ogni due anni a prescindere) ma la pinna non l’avevo mai considerata rompibile senza incidenti.
@marco q: grazie ma anche in vista di acquisti futuri credo mi orienterò su una 38/40
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- Marco Q
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17 Sep 2018 19:53 #5170 par Marco Q
Réponse de Marco Q sur le sujet Imprevisto
Simmer freeride 34 G10, mai neppure bagnata. Con fodero originale.
Pensaci.
Ciao
Pensaci.
Ciao
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- ita4012
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17 Sep 2018 17:34 #5169 par ita4012
Sostenete Waterwind: diventate Supporter! Sustain Waterwind: become Supporters!
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Réponse de ita4012 sur le sujet Imprevisto
Grazie per aver condiviso questa esperienza, che è un utile spunto di riflessione per tutti.
Anch'io ero a Valmadrera sabato, e non mi sono accorto dei tuoi problemi (ma sono arrivato più tardi).
Il vento era leggero, e Valma è uno spot sicuro (da qualche parte si arriva per forza a terra, e generalmente c'è molta gente in acqua), per cui a Valma non c'è da preoccuparsi tanto per simili inconvenienti (salvo in pieno inverno). In altri spot, o con condizioni ambientali più serie, un problema del genere può avere conseguenze più complicate. In ogni caso, mantenete sempre la calma. Da lucidi vi potete aiutare molto di più che se andate in panico.
Il primo consiglio che mi sento di dare (per primo a me stesso) è quello di controllare frequentemente l'attrezzatura: piede d'albero, in primis, ma anche pinne, cordini e cimette varie, albero e boma.
La rottura del tendon del piede d'albero è un classico. Meglio fare il possibile per prevenirlo, con dei controlli abbastanza frequenti.
La seconda cosa che mi viene in mente è che alcune tecniche di sopravvivenza è meglio provarle in anticipo, quando non si è in condizioni di emergenza. Ad esempio, la navigazione con il trapezio a mo' di pinna, andrebbe provata in uno spot con vento onshore, e terra poco sottovento (ad esempio, sul Lago di Como, Colico pratone è lo spot perfetto), per sapere cosa fare al momento del bisogno.
Quanto alla navigazione con la tavola di taglio, mi sembra decisamente più complicata (ma qualche tentativo si potrebbe fare...).
Infine, concedetevi sempre dei margini di sicurezza. Non mi stancherò mai di dirlo. Uscite da soli, o in uno spot con pochi in acqua, solo in condizioni facili, ed in spot sicuri. D'inverno, quando l'acqua è fredda, ed avete molto meno tempo per resistere in acqua in caso di problemi, siate molto più cautelativi.
Ciao. Fabio
Anch'io ero a Valmadrera sabato, e non mi sono accorto dei tuoi problemi (ma sono arrivato più tardi).
Il vento era leggero, e Valma è uno spot sicuro (da qualche parte si arriva per forza a terra, e generalmente c'è molta gente in acqua), per cui a Valma non c'è da preoccuparsi tanto per simili inconvenienti (salvo in pieno inverno). In altri spot, o con condizioni ambientali più serie, un problema del genere può avere conseguenze più complicate. In ogni caso, mantenete sempre la calma. Da lucidi vi potete aiutare molto di più che se andate in panico.
Il primo consiglio che mi sento di dare (per primo a me stesso) è quello di controllare frequentemente l'attrezzatura: piede d'albero, in primis, ma anche pinne, cordini e cimette varie, albero e boma.
La rottura del tendon del piede d'albero è un classico. Meglio fare il possibile per prevenirlo, con dei controlli abbastanza frequenti.
La seconda cosa che mi viene in mente è che alcune tecniche di sopravvivenza è meglio provarle in anticipo, quando non si è in condizioni di emergenza. Ad esempio, la navigazione con il trapezio a mo' di pinna, andrebbe provata in uno spot con vento onshore, e terra poco sottovento (ad esempio, sul Lago di Como, Colico pratone è lo spot perfetto), per sapere cosa fare al momento del bisogno.
Quanto alla navigazione con la tavola di taglio, mi sembra decisamente più complicata (ma qualche tentativo si potrebbe fare...).
Infine, concedetevi sempre dei margini di sicurezza. Non mi stancherò mai di dirlo. Uscite da soli, o in uno spot con pochi in acqua, solo in condizioni facili, ed in spot sicuri. D'inverno, quando l'acqua è fredda, ed avete molto meno tempo per resistere in acqua in caso di problemi, siate molto più cautelativi.
Ciao. Fabio
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- nakaniko
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17 Sep 2018 16:29 #5168 par nakaniko
windsurf e snowboard ovunque, vedere www.youtube.com/user/nakaniko/videos
Tavole Starboard e JP + windsups North, Moki, Unifiber
Vele Hot Sails Maui
Réponse de nakaniko sur le sujet Imprevisto
Mi associo alla sensazione, con tanto di esempio video, io ci aggiunsi il vero impatto della pinna con scoglio semiaffiorante e l'uscita troppo onshore perchè almeno là ero in compagnia di un kiter, e non da solo (l'affollamento in Danimarca spesso non è un problema...). Io avevo pure montato una bella antialaga, ma non mi salvò dal troncarla, semmai ero appunto in spiaggia quindi non dovetti fare alcunchè.
Ah perso per qualche angolo dello zaino ho pure un dispositivo nascosto in una specie di proteggi piede d'albero che si trasforma in una sorta di pinna di emergenza, preso e mai usato....
Ah perso per qualche angolo dello zaino ho pure un dispositivo nascosto in una specie di proteggi piede d'albero che si trasforma in una sorta di pinna di emergenza, preso e mai usato....
windsurf e snowboard ovunque, vedere www.youtube.com/user/nakaniko/videos
Tavole Starboard e JP + windsups North, Moki, Unifiber
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