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Limone del Garda, 12 gennaio 2025: in G....arda we trust
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13 Ene 2025 09:55 - 13 Ene 2025 11:07 #18809 por ita4012
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Limone del Garda, 12 gennaio 2025: in G....arda we trust Publicado por ita4012
Un breve report della giornata di ieri.
Purtroppo, non ho foto fatte con la reflex, perchè, nel momento in cui l'ho presa in mano per scattare, mi sono reso conto che avevo lasciato la sd card a casa..... Un genio!
Tornando alla giornata, non è stato facile decidere di partire per il Garda ieri mattina. Mi sono alzato poco dopo le 6 di mattina, ed ho iniziato a guardare gli anemometri. Lago di Como senza segnali di vita.
Sul Garda, gli anemometri di Malcesine e Campione, gli unici funzionanti, davano segnali poco incoraggianti: vento fiacco. Per contro, mentre sul Como le temperature erano prossime allo zero, sul Garda raggiungevano i 5-6 gradi.
Uscire dal caldo delle coperte per rischiare il pacco non è stato immediato. Ho pensato che farsi 1 ora e mezza di macchina all'alba per uscire in windsurf a 10 gradi è da matti. Non siamo del tutto normali. Ma poi ho pensato che non avevo proprio voglia di stare a casa, visto anche che era prevista una bella giornata di sole. E mentre facevo colazione, ho anche pensato di caricare in furgone scarponcini e bastoncini da trekking, e di andare sul al Rifugio Stivo, in caso di vento scarso. Ed anzi, ho quasi sperato di andare in montagna, visto quanto è emozionante la salita allo Stivo.
Ma poi, arrivato al Garda, è successa la magia..... Sono passato dal Pra verso le 9,30, ed ho capito immediatamente che non valeva la pena fermarsi: avrebbe fatto al massimo una mattinata di tira e molla.
Non ho quindi perso tempo, e non mi sono fermato. Ho pensato di dirigermi verso Arco per salire allo Stivo, dando una chance a Limone. E dopo Campione ho iniziato a notare che il lago verso Nord era bello increspato.
Arrivato a Limone, il miracolo. Temperatura di 7-8 gradi (mentre a Salò ce n'erano 3). Vento davvero bello teso, e disteso su tutta la superficie del lago, da costa a costa. Quando in basso lago si espande il freddo della pianura, il Peler, spesso, è corto, quindi bisogna salire. E quando in quota ci sono venti da NE, Limone lavora bene (a differenza di quando c'è Foehn da NW). Ricordatevelo.
Sono, quindi, sceso al Lido, preceduto e seguito da qualche altro rider.
E' stata una bella mattinata, non una sessione di windsurf epica, ma divertente. Una tipica uscita invernale, in cui bisogna tirare fuori le mute più pesanti, indossare calzari di qualità, ed in cui le mani, nonostante le migliori moffole, comunque soffrono. Devo comunque dire che, viste le previsioni, ho temuto di patire ancora più freddo in acqua.
Non nascondo di aver sognato già, mentre ero in acqua, di surfare le onde di Sunset Beach a 30 gradi.
Sono uscito con la Goya Guru X 4.2 e con il Tabou 3s 96 Plus settato con pinna singola K-One da 23. L'attrezzatura è risultata giusta. Vento più instabile e debole sotto costa, più forte della seconda metà del lago, verso la sponda veneta, come al solito. Chop corto e basso, fastidioso, ma non troppo.
La ruggine invernale, i guanti ed i calzari, mi hanno fatto manovrare da schifo all'inizio. Poi, mi sono scaldato ed ho iniziato a combinare qualcosa di decente nella fase centrale dell'uscita. Ma le uscite invernali bisogna accettarle per quello che sono: non sono certo ideali per provare manovre su manovre, come quando aria ed acqua sono tiepide o calde. Inoltre, l'uscita è durata due ore scarse. Verso le 11,30, il vento ha iniziato a diventare a folate, anche se ci ha messo ancora più di un'ora prima di calare quasi del tutto (ed Emiliano, con coraggio e determinazione, ne ha approfittato per fare pratica).
Ma, ciò detto, il lago di Garda ha regalato il suo solito panorama magico, con un cielo azzurro intenso, il lago blu ed il Baldo ed i monti intorno innevati. Ed a fine uscita la temperatura al sole è risultata anche piacevole, consentendoci di di svestirci senza troppe sofferenze.
Piacevole compagnia sullo spot, con tante facce note, che compaiono dal nulla immancabilmente: Alessandro, Matteo, Alberto, Marco, Emiliano, ed altri.
A fine sessione, sono andato a Gargnano, nel mio angolo di paradiso, a mangiarmi un panino che mi ero portato, crogiolandomi piacevolmente al sole.
Ancora una volta, possiamo dire: in Garda, we trust!
Ciao. Fabio
P.s. : se volete, dite la vosta sulla giornata.
Purtroppo, non ho foto fatte con la reflex, perchè, nel momento in cui l'ho presa in mano per scattare, mi sono reso conto che avevo lasciato la sd card a casa..... Un genio!
Tornando alla giornata, non è stato facile decidere di partire per il Garda ieri mattina. Mi sono alzato poco dopo le 6 di mattina, ed ho iniziato a guardare gli anemometri. Lago di Como senza segnali di vita.
Sul Garda, gli anemometri di Malcesine e Campione, gli unici funzionanti, davano segnali poco incoraggianti: vento fiacco. Per contro, mentre sul Como le temperature erano prossime allo zero, sul Garda raggiungevano i 5-6 gradi.
Uscire dal caldo delle coperte per rischiare il pacco non è stato immediato. Ho pensato che farsi 1 ora e mezza di macchina all'alba per uscire in windsurf a 10 gradi è da matti. Non siamo del tutto normali. Ma poi ho pensato che non avevo proprio voglia di stare a casa, visto anche che era prevista una bella giornata di sole. E mentre facevo colazione, ho anche pensato di caricare in furgone scarponcini e bastoncini da trekking, e di andare sul al Rifugio Stivo, in caso di vento scarso. Ed anzi, ho quasi sperato di andare in montagna, visto quanto è emozionante la salita allo Stivo.
Ma poi, arrivato al Garda, è successa la magia..... Sono passato dal Pra verso le 9,30, ed ho capito immediatamente che non valeva la pena fermarsi: avrebbe fatto al massimo una mattinata di tira e molla.
Non ho quindi perso tempo, e non mi sono fermato. Ho pensato di dirigermi verso Arco per salire allo Stivo, dando una chance a Limone. E dopo Campione ho iniziato a notare che il lago verso Nord era bello increspato.
Arrivato a Limone, il miracolo. Temperatura di 7-8 gradi (mentre a Salò ce n'erano 3). Vento davvero bello teso, e disteso su tutta la superficie del lago, da costa a costa. Quando in basso lago si espande il freddo della pianura, il Peler, spesso, è corto, quindi bisogna salire. E quando in quota ci sono venti da NE, Limone lavora bene (a differenza di quando c'è Foehn da NW). Ricordatevelo.
Sono, quindi, sceso al Lido, preceduto e seguito da qualche altro rider.
E' stata una bella mattinata, non una sessione di windsurf epica, ma divertente. Una tipica uscita invernale, in cui bisogna tirare fuori le mute più pesanti, indossare calzari di qualità, ed in cui le mani, nonostante le migliori moffole, comunque soffrono. Devo comunque dire che, viste le previsioni, ho temuto di patire ancora più freddo in acqua.
Non nascondo di aver sognato già, mentre ero in acqua, di surfare le onde di Sunset Beach a 30 gradi.
Sono uscito con la Goya Guru X 4.2 e con il Tabou 3s 96 Plus settato con pinna singola K-One da 23. L'attrezzatura è risultata giusta. Vento più instabile e debole sotto costa, più forte della seconda metà del lago, verso la sponda veneta, come al solito. Chop corto e basso, fastidioso, ma non troppo.
La ruggine invernale, i guanti ed i calzari, mi hanno fatto manovrare da schifo all'inizio. Poi, mi sono scaldato ed ho iniziato a combinare qualcosa di decente nella fase centrale dell'uscita. Ma le uscite invernali bisogna accettarle per quello che sono: non sono certo ideali per provare manovre su manovre, come quando aria ed acqua sono tiepide o calde. Inoltre, l'uscita è durata due ore scarse. Verso le 11,30, il vento ha iniziato a diventare a folate, anche se ci ha messo ancora più di un'ora prima di calare quasi del tutto (ed Emiliano, con coraggio e determinazione, ne ha approfittato per fare pratica).
Ma, ciò detto, il lago di Garda ha regalato il suo solito panorama magico, con un cielo azzurro intenso, il lago blu ed il Baldo ed i monti intorno innevati. Ed a fine uscita la temperatura al sole è risultata anche piacevole, consentendoci di di svestirci senza troppe sofferenze.
Piacevole compagnia sullo spot, con tante facce note, che compaiono dal nulla immancabilmente: Alessandro, Matteo, Alberto, Marco, Emiliano, ed altri.
A fine sessione, sono andato a Gargnano, nel mio angolo di paradiso, a mangiarmi un panino che mi ero portato, crogiolandomi piacevolmente al sole.
Ancora una volta, possiamo dire: in Garda, we trust!
Ciao. Fabio
P.s. : se volete, dite la vosta sulla giornata.
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Última Edición: 13 Ene 2025 11:07 por ita4012.
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