Quagliodromo (Piombino), 23 ottobre 2020

Daniele escribió: Bhe beh mi vien da dire che la tua è una passione per il windsurf ENORMISSIMA!
Forse ti piace anche guidare?
Per me Rovereto - Navene o Torbole sono un viaggione

Quasi disperazione pre-lockdown più che altro. Ripensando alle immagini di ieri, devo dire che comunque stare in mezzo al mare è sempre una bella sensazione. Ma che non vivendo sul mare, si deve cercare di essere selettivi. Non so più come ripetertelo!

Ciao. Fabio

Bhe beh mi vien da dire che la tua è una passione per il windsurf ENORMISSIMA!
Forse ti piace anche guidare?
Per me Rovereto - Navene o Torbole sono un viaggione

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La paura del Lockdown fa 90. Terrorizzato dall'idea di non poter più fare windsurf, nè altro, per i prossimi due-tre mesi...., ho tentato un'uscita in uno spot, che in altre circostanze non avrei osato.

Ieri, sono stato a Quagliodromo, poco sotto Piombino. 8 ore di macchina A/R da Monza (il mio record personale sono 10 ore, per andare a Hyeres in giornata ). Il limite che considero ragionevole è Cannes (7 ore - ma, in genere, ripaga con grandi giornate...).

Previsioni di Scirocco, che poi è stato più Ostro. All'arrivo alle 12,30, ci sono fuori alcuni amici con la 4.7, che vanno e non vanno. Onda di un metro e mezzo/due massimo (fuori, 100 metri da riva), in qualche caso bella liscia. Misuro buchi di vento di 10 nodi, e decido di armare la 5.3, la vela più grossa che ho portato. Esco con il Tabou Pocket 94 litri. A riva, un'infinità di schiume (sono uscito a centro baia, in corrispondenza di un piccolo stabilimento, sfruttando una pedana di legno per armare - gli amici mi racconteranno, poi, che è meglio uscire poco più a sud, in corrispondenza della foce di un canale e di alcune scogliere che delimitano zone di acqua piatta a riva).

Il vento, come temevo, è onshore, e non side come speravo, e come ipotizzato dagli amici. Ed è pure debole ed instabile. Solo sulle raffiche plano con la 5.3, aiutandomi con l'onda, soprattutto al rientro mure a dritta, o poggiando molto. Ed in uscita, superare le schiume è faticoso. Guadagno comunque il largo. Il problema è che se si vuole surfare le onde, si deve tornare verso riva, dove il vento è più scarso, e dove quindi si spendono poi molte energie per uscire di nuovo. Surfo qualche buona onda, cercando di applicare alcuni trucchi, sulla posizione della vela in uscita dal bottom, suggeriti nel video di Getwindsurfing, che avevo postato qui nel forum di Waterwind. Ma quando approccio il cut back, con poco vento, ho poca spinta.... Sogno la Sardegna (o la Francia).

Più o meno, l'uscita sarà tutta così. Sto in acqua dalle 13,15 alle 15,45. Il vento a tratti rinforza per dieci minuti, poi ritorna fiacco. I Kiters, ovviamente, si divertono.... Guardo anche gli altri windsurfers, ma anche loro sono, per lo più, al galleggio, tranne qualche momento, dove beccano la raffica giusta. Ogni tanto, prendono qualche onda migliore.
Il panorama intorno è brutto....
Si conferma che la Toscana non mi fa impazzire. Da una parte, una centrale elettrica, dall'altra parte hangar industriali, e sullo sfondo Piombino... E per arrivare sullo spot anche una scomoda e lunga strada sterrata piena di buche....
Lo spot ha delle buone potenzialità. Le onde possono anche essere divertenti, quando il vento entra bene. Ma la Toscana ha venti troppo incerti, per tutta la strada che si deve fare da Milano.
Da questa parti, mi era piaciuta, anni fa, Castiglione della Pescaia. Oppure, con scirocco, mi sono divertito a Tre Ponti (se lavora), o Gorette-Cecina. Ma la Francia e la Sardegna sono un'altra cosa... come panorami, e come qualità delle condizioni offerte dagli spot. Mi mangio ancora le mani di non aver potuto andare al Carro in settimana!
Poco prima delle 16,00, spazientito, esco dall'acqua.

Speriamo che non sia l'ultima uscita di mare da dover ricordare per un bel po'...
Qui sotto, allego qualche foto.

Ciao. Fabio