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Scirocco di sabato 29 Agosto 2020

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31 Ago 2020 22:41 #10975 por ita4012
Respuesta de ita4012 sobre el tema Scirocco di sabato 29 Agosto 2020
Ciao Paolo. Ammetto di aver letto il tuo report con una certa ansia, viste le premesse del racconto, e memore della tua disavventura sul lago di Bracciano. Devo dire, però, che, in parte mi sono anche ritrovato nel tuo racconto. Più di 10 anni fa, sfidai lo scirocco a San Felice Circeo con una tavola da 180 litri, ed il maestrale in Sardegna con una 145....

Tutto è bene quel che finisce bene, ed in definitiva, hai fatto un'esperienza utile, che ti ha dato fiducia.

Ma non capisco perché ti ostini ad affrontare venti forti con una vela fuori misura (la tavola grossa è un problema minore). Comprati una o due vele più piccole, usate da battaglia, se vuoi uscire con venti sostenuti!

Quanto all'ingresso graduale in planata, ciò è dovuto al fatto che, con vento forte il giusto per planare (anche perché sovrainvelato), hai poggiato progressivamente, portando la tavola nella rotta che le consente di entrare in planata. Le altre volte probabilmente bordeggiavi già al lasco al galleggio, ed aspettavi un bel rafficone che ti desse la spinta giusta.

Buttati, ma con l'attrezzatura giusta. Non ci far stare in pensiero!

Buon vento. Fabio

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31 Ago 2020 19:43 #10974 por Paolol
Scirocco di sabato 29 Agosto 2020 Publicado por Paolol
Fermo sulla spiaggia a guardare gli altri, quelli bravi, salti e forward a ripetizione. Mare incasinato nei primi 200 metri.
Sono stato ore così in attesa. Indeciso se uscire o meno. Vedevo le loro tavole minori di 100 litri e vele intorno a 5 mq. E io con una unica vela da 6.2 e soprattutto un tavolone da 145. Così passa la mattina, passa l'ora di pranzo. Finchè vedo, in lontananza, uno con una vela abbastanza grande che rientra. Lo raggiungo. Ha una 6.5 e un windsup da 170 lt. Non ha la waterstart ma mi dice che, fuori dal casino, si riesce a recuperare.
Ormai sono passate le 17 e sento che se non esco mi verranno i rimorsi. Quindi mi decido. E qui la sfiga mi colpisce. Avendo visto il vento forte che alzava sabbia da pizzicare le caviglie armo al riparo per evitare che si infili la sabbia nella giunzione dell'albero.
Solo che trasportando il rig...traaack, il secondo ferzo ha beccato l'angolo di una palizzata bassa e ho un taglio di 10 cm sulla vela nuova @!z?à!!!! Lascio alla vostra immaginazione.
Comunque visto che è tramata non si è aperta.
Decido comunque di uscire perchè la sera non dormirei al pensiero di aver rotto la vela nuova senza nemmeno essere uscito.
Mi metto quindi a tentare la beach start cercando con difficoltà di posizionare la tavola e il rig tra le onde e i pochi bagnanti. Non c'è corridoio perchè viene tolto quando si alza il mare.
Ci metto un po' poi riesco a partire e supero i frangenti. Oltre mi aggancio con cautela e vado di bolina in difesa. Sento che allargando anche poco partirei a razzo ma non ho l'esperienza di saltare le onde se avessi preso velocità. Viro dove gli altri strambano e mi accorgo di aver risalito parecchio rispetto al punto di partenza.
Confidando che ora sono a favore di onda mi metto al traverso. In un attimo parto in planata. Subito piede avanti, inclino la tavola per andare di bolina e rallentare e metto anche il secondo e torno al traverso e poi al lasco per non perderla. Vedo che tutti gli altri hanno una andatura più stretta ma non voglio perderla. Arrivo prima del punto dei frangenti via i piedi dalle straps e viro. Faccio lo stesso bordo di prima azzardando ma non troppo una andatura meno stretta. Ma rinuncio. Non ho mai saltato nulla non posso affrontare quei panettoni. Viro e ritorno verso riva allargando il lasco ancora più per tornare al punto di partenza con maggiore velocità. Potrei arrivare fin sulla spiaggia se non avessi la pinna e non rischiassi di colpire qualcuno. In prossimità vado controvento per fermarmi e scendere e prendere qualche randellata sulla schiena tenendo il rig alto.
Dovrei essere entusiasta della prima lunga planata con i piedi nelle straps. Prima lo avevo fatto o per tratti brevi, o sganciato o con i piedi fuori.
C'è però il tarlo della vela a riportarmi sulla terra.
Per il resto mi piacerebbe tanto dire "...ho fatto così, ho messo il piede lì...". In realtà sono entrato in planata senza far nulla di particolare che deviare dalla bolina.
L'unica differenza è che, rispetto alle altre volte, l'entrata è stata "delicata". In altre uscite sono stato strappato dal galleggio alla planata, altre volte avevo la prua che saltellava a dx e sx. Sabato no acceleravo progressivamente fino alla planata con la tavola dritta.
Non so a cosa sia dovuto; devo pensarci su...insieme al tarlo della vela.:(

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