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scelta della seconda tavola freeride
- AlessandraWS
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12 Apr 2019 12:46 #6664 by AlessandraWS
Plano attaccata al trapezio e con entrambi i piedi nelle strap.
Replied by AlessandraWS on topic scelta della seconda tavola freeride
Marco Q wrote: Velocità di punta deve essere l’ultimo dei tuoi pensieri... perché quando planerai agganciata al trapezio con entrambi i piedi nelle straps al lasco ti parrà di andare a mach 1!
Plano attaccata al trapezio e con entrambi i piedi nelle strap.
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- Paolol
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12 Apr 2019 11:52 #6661 by Paolol
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Ciao Alessandra,
io sono un gradino sotto a te; ancora non sono arrivato alla planata e ovviamente nemmeno alla waterstart. Però se posso darti un consiglio non limitarti quando vedi il mare formato. Ovviamente evita quando vedi le onde disordinate e le onde che si infrangono anche al largo; il recupero potrebbe essere molto difficoltoso.
Ma quando ti trovi con onde regolari, anche di 1 m o mezzo metro, che si rompono solo a riva in prossimità del fondale basso, allora tolta la prima difficoltà di superare i frangenti puoi recuperare anche tra le onde. Ovviamente è più difficoltoso e non sempre è automatico come in acqua piatta.
Io sono "costretto" perchè uscendo spesso in mare aperto se aspettassi le condizioni ideali farei poche uscite.
La tecnica, quella che io applico (non so se corretta ma funziona per me) è quella di essere molto morbidi e bassi.
Normalmente in acqua piatta con una tavola "galleggiante" non hai niente che sposti o inclini la tavola durante il recupero. Inoltre alla fine del recupero, prima di afferrare il boma per partire si assume una posizione abbastanza eretta.
Nelle onde, al contrario, dovrai essere molto morbida di gambe per assecondare spostamenti e inclinazioni delle onde. Anche una distanza maggiore tra i piedi aiuta la stabilità. Inoltre alla fine del recupero mai stare eretti vicino l'albero. Basta poco per farlo cadere sotto o sopravento quando un'onda ci sbilancia e nel tentativo di recuperare equilibrio lo molliamo. Mi aiuta anche non guardare il recupero ma osservare le onde che arrivano. Per assecondare con le gambe e per scegliere il momento giusto dove partire; nell'incavo tra 2 onde successive. Inoltre mi aiuta partire lentamente con una mano sull'albero e una sul boma cazzando poco e progressivamente acquisendo velocità.
In pratica tante parole per dire che per il recupero tra le onde bisogna tornare principianti.
io sono un gradino sotto a te; ancora non sono arrivato alla planata e ovviamente nemmeno alla waterstart. Però se posso darti un consiglio non limitarti quando vedi il mare formato. Ovviamente evita quando vedi le onde disordinate e le onde che si infrangono anche al largo; il recupero potrebbe essere molto difficoltoso.
Ma quando ti trovi con onde regolari, anche di 1 m o mezzo metro, che si rompono solo a riva in prossimità del fondale basso, allora tolta la prima difficoltà di superare i frangenti puoi recuperare anche tra le onde. Ovviamente è più difficoltoso e non sempre è automatico come in acqua piatta.
Io sono "costretto" perchè uscendo spesso in mare aperto se aspettassi le condizioni ideali farei poche uscite.
La tecnica, quella che io applico (non so se corretta ma funziona per me) è quella di essere molto morbidi e bassi.
Normalmente in acqua piatta con una tavola "galleggiante" non hai niente che sposti o inclini la tavola durante il recupero. Inoltre alla fine del recupero, prima di afferrare il boma per partire si assume una posizione abbastanza eretta.
Nelle onde, al contrario, dovrai essere molto morbida di gambe per assecondare spostamenti e inclinazioni delle onde. Anche una distanza maggiore tra i piedi aiuta la stabilità. Inoltre alla fine del recupero mai stare eretti vicino l'albero. Basta poco per farlo cadere sotto o sopravento quando un'onda ci sbilancia e nel tentativo di recuperare equilibrio lo molliamo. Mi aiuta anche non guardare il recupero ma osservare le onde che arrivano. Per assecondare con le gambe e per scegliere il momento giusto dove partire; nell'incavo tra 2 onde successive. Inoltre mi aiuta partire lentamente con una mano sull'albero e una sul boma cazzando poco e progressivamente acquisendo velocità.
In pratica tante parole per dire che per il recupero tra le onde bisogna tornare principianti.
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- Marco Q
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12 Apr 2019 00:31 #6659 by Marco Q
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Velocità di punta deve essere l’ultimo dei tuoi pensieri... perché quando planerai agganciata al trapezio con entrambi i piedi nelle straps al lasco ti parrà di andare a mach 1!
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- ita4012
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11 Apr 2019 23:06 #6658 by ita4012
Esatto. Tavola stretta = maggiore velocità (ma ingresso in planata meno rapido).
Quanto al rig, le priorità dipendono anche dal tuo budget. Prolunga e boma in carbonio, per te ora, non sono strettamente indispensabili, ma se te li puoi permettere, ovviamente (soprattutto il boma), garantiscono prestazioni migliori
Sostenete Waterwind: diventate Supporter! Sustain Waterwind: become Supporters!
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AlessandraWS wrote: velocità di punta? Vuol dire che non raggiunge grandi velocità in planata?
Esatto. Tavola stretta = maggiore velocità (ma ingresso in planata meno rapido).
Quanto al rig, le priorità dipendono anche dal tuo budget. Prolunga e boma in carbonio, per te ora, non sono strettamente indispensabili, ma se te li puoi permettere, ovviamente (soprattutto il boma), garantiscono prestazioni migliori
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- Marco Q
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11 Apr 2019 21:36 #6657 by Marco Q
Replied by Marco Q on topic scelta della seconda tavola freeride
Mi trovo, come quasi sempre, d’accordo con Fabio per ciò che riguarda la waterstart.
Per ciò che riguarda la tavola, io preferirei la Starboard o la JP Magic ride su tutte; preferisci la costruzione più leggera e cercale usate, raffronta la larghezza a parità di volume (a te interessa più la planata che la velocità di punta). La tendenza è: più litri meno tela, ovvero meglio una tavola più grossa abbinata ad un rig di metratura più contenuta, più che mai vero nel tuo caso essendo una ragazza (rig più leggero=meno sforzo). Risparmia sull’acquisto della tavola recentissima o nuova (tanto presto la cambierai... appena imparata la waterstart), spendi per l’hardware del rig: albero rdm, prolunga, piede robusto (tipo tendon) e boma Carbon (che ri resteranno per un bel po’)!
Vivi in una zona che rigurgita di spot (Talamone, l’Osa, Marina di Grosseto, Follonica...) e a temperature buone per 11/12 mesi l’anno... buttati!
E se nei prossimi mesi il vento dovesse inspiegabilmente latitare, ti aspettiamo sul Garda (come molti tuoi conterranei)!
Buon vento
Marco
Per ciò che riguarda la tavola, io preferirei la Starboard o la JP Magic ride su tutte; preferisci la costruzione più leggera e cercale usate, raffronta la larghezza a parità di volume (a te interessa più la planata che la velocità di punta). La tendenza è: più litri meno tela, ovvero meglio una tavola più grossa abbinata ad un rig di metratura più contenuta, più che mai vero nel tuo caso essendo una ragazza (rig più leggero=meno sforzo). Risparmia sull’acquisto della tavola recentissima o nuova (tanto presto la cambierai... appena imparata la waterstart), spendi per l’hardware del rig: albero rdm, prolunga, piede robusto (tipo tendon) e boma Carbon (che ri resteranno per un bel po’)!
Vivi in una zona che rigurgita di spot (Talamone, l’Osa, Marina di Grosseto, Follonica...) e a temperature buone per 11/12 mesi l’anno... buttati!
E se nei prossimi mesi il vento dovesse inspiegabilmente latitare, ti aspettiamo sul Garda (come molti tuoi conterranei)!
Buon vento
Marco
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- AlessandraWS
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11 Apr 2019 21:01 #6656 by AlessandraWS
Replied by AlessandraWS on topic scelta della seconda tavola freeride
velocità di punta? Vuol dire che non raggiunge grandi velocità in planata?
Grazie per tutti i consigli, ora penso bene e valuto anche in base alle offerte che trovo.
Eh sì, hai ragione, la waterstart è proprio quello che mi manca per fare il salto di qualità e uscire finalmente con le onde e quasi tutte le condizioni di mare e vento. Prometto che seguo il tuo consiglio e appena riesco a trovarmi in una situazione di vento sostenuto resisto alla tentazione di fare i bordi e resto a riva a provarla! :lol: :side:
Grazie per tutti i consigli, ora penso bene e valuto anche in base alle offerte che trovo.
Eh sì, hai ragione, la waterstart è proprio quello che mi manca per fare il salto di qualità e uscire finalmente con le onde e quasi tutte le condizioni di mare e vento. Prometto che seguo il tuo consiglio e appena riesco a trovarmi in una situazione di vento sostenuto resisto alla tentazione di fare i bordi e resto a riva a provarla! :lol: :side:
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