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Le pinne da windsurf MFC, da tempo, sono tra le migliori del mercato, sia per costruzione che per shape. Negli ultimi mesi, abbiamo provato diversi modelli 2020 in G-10, sia per condizioni wave che freeride/bump and jump. In questo articolo, sintetizziamo le nostre impressioni. 

Windsurf, test pinne MFC: Freewave, TF, TF/FW 2020, K-One

 

MFC TF/FW 10 G-10 side (2020), usata su Tabou Da Curve 80 2016, fino alla 4,7, ed in condizioni prevalentemente side on, in abbinamento con T-Lab Zinger 16 centrale. Spot di prova: Sunset Beach, Sud Africa. Le pinne rendono la tavola veloce, e boliniera (doti che già caratterizzano il Da Curve), penalizzandone leggermente la mobilità e la rapidità di curva tra le onde. Meglio le K4, con vento più forte, e vele inferiori alla 4,7: rendono la tavola più morbida e più in controllo, con onde grosse. 

 

MFC G10 Side 10 TF FW us slot box 1

MFC G10 Side 10 TF FW us slot box 6

 

 

 

MFC TF 18 G-10 centrale (2020), usata su Tabou Pocket 96 2016, abbinandola con due T-Lab Zinger 11 laterali. Spot di prova: La Cinta San Teodoro, Sardegna. Il Tabou Pocket è di per sè una tavola early planing, e molto veloce. Questo set di pinne conferisce alla tavola molta portanza (molto drive), e la rendono ancora più veloce. Sotto raffica, il modesto reflex rende la tavola ancora più reattiva. E' quindi un set di pinne da utilizzare in condizioni wave onshore, o bump and jump con intensità del vento non superiore ai 20 nodi (per chi scrive - 70 kg, con vele non inferiori alla 4,7).

 

MFC G10 center TF 18 Usbox 1

MFC G10 center TF 18 Usbox 4

 

MFC Freewave 23 (2020): usata su Tabou Pocket 94 2016, per assetto single fin, in condizioni di acqua piatta o bump and jump. E' una pinna con molto drive, che rende ancora più veloce la Pocket, che, di per sè, è una tavola wave molto veloce, e ne esalta ancora di più le doti di tavola dalla planata precoce. In questo modo, la tavola passa facilmente i buchi di vento, se il vento è rafficato, e rende meno rapida la perdita della planata nei buchi di vento. Ideale con vele sui 5,3-4,7; al limite di utilizzo con vela da 4,2, in quanto la tavola inizia a diventare dura. In tali condizioni, meglio passare ad una pinna più piccola (21), oppure più morbida (o ad un diverso assetto di pinne, tra le onde). Leggi anche il test sulla MFC Freewave 25 2017/2018.

 

MFC Freewave 23 2020 Us Box

 

 

MFC K One 27 G-10 (attacco power box), usata con Tabou 3s 106 2015 LTD, in assetto single fin. La misura di questa pinna (27 cm) ci aveva indotto a mettere un po' da parte questa pinna, in favore della MFC freewave 25, temendo di ottenere, altrimenti, una tavola un po' dura sotto i piedi e poco manovrabile. Ed invece, in occasione di alcune uscite con vento leggero, durante le quali abbiamo utilizzato la tavola con una potente Goya Banzai X-Pro 5.7 2019, abbiamo provato questa pinna seriamente, e ci è piaciuta tantissimo!

 

MFC K One 2

 

E' una pinna davvero equilibrata, che garantisce alla tavola una buona portanza, e capacità d bolinare, grazie alla sua superficie generosa in corrispondenza della corda di base; ma che lascia la tavola libera di effettuare precisi e netti cambi di direzione, in caso di waveriding tra onde piccole, o in power jibe, grazie alla superficie ridotta verso la punta, ed allo shape con curva accentuata verso poppa. E' una pinna da usare come single fin, per sessioni wave onshore (nelle misure più piccole), o in sessioni bump and jump/freeride, nelle misure maggiori, risultando, in tali condizioni, davvero interessante. Maggiori informazioni sul sito del produttore.

Buona scelta. Fabio

 

Leggete anche l'articolo con i risultati dei test condotti sulle pinne K4.

 

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