Per queste ultime sessioni del 2018, a ridosso del Natale siamo tornati in Francia, a goderci un buon ponente, e temperature anche oltre i 20 gradi.
Windsurf, report sessioni: Cannes, Hyeres, Coudou (Francia)
Partito con Norby venerdì 21, abbiamo puntato per la prima giornata verso lo spot di Cannes Palm Beach.
Al nostro arrivo, abbiamo trovato un buon vento di ponente, intorno ai 18-20 nodi medi, con raffiche sino a 25. Temperatura già piacevole, di circa 16 gradi. Una decina di altri rider presenti sullo spot. Finalmente, ho avuto l'occasione di conoscere Orion, local francese molto bravo, e sempre presente a Cannes, quando c'è vento, soprattutto con Est, quando c'è da prendere le onde. Orion è stato molto gentile, e mi ha dato anche alcuni suggerimenti utili per una possibile uscita, il giorno dopo, a Saint Raphael, con maestrale.
Ho armato la Goya Banzai X Pro 5.3 2018, per completarne il test, e l'ho abbinata al Tabou 3S LTD 106 2013.
In acqua, le condizioni sono risultate tranquille, ma piacevoli. Piano d'acqua piatto, e vento giusto per provare un po' di manovre. Situazione ideale per il freestyle (tutta un'altra storia, rispetto al 9 dicembre scorso). Ed, infatti, in mezzo al canale tra Palm Beach e Les Iles des Lerins, ho fatto un piacevolissimo incontro: Marco Full intento a provare lo Starboard Flare, preso al Lago di Garda, recentemente. Grande entusiasmo, ed abbraccio di rito in acqua, con gli altri intorno che ci avranno presi per matti. Con Marco, presente anche Davide, windsurfer e maestro yoga.
Siamo stati in acqua due ore abbondanti, fino alle 16,30 circa (Marco quasi fino al buio). Il vento, a tratti, ha rinforzato, e si è disteso meglio, mentre quando è ruotato da SW, per il disturbo delle isole, è risultato più instabile. È stato necessario prestare attenzione ai soliti kiters un po' invadenti.
Verso le 17,30, dopo aver salutato il gruppo dei torinesi (con Marco che si toglieva la muta dentro una grande busta di plastica, per non sporcarla - la classe non è acqua), siamo partiti per Frejus, in modo da poter perlustrare lo spot di Saint Raphael, il giorno dopo, la mattina presto.
L'indomani, sfruttando anche le dritte di Orion, verso le 10,30 verifichiamo le condizioni dello spot di Saint Raphael - Plage du Veillat (o Roche du Lion). Il vento è buono, soprattutto al largo, ma la logistica a terra, ed il porto immediatamente sottovento, non ci convincono del tutto. Informo alcuni ragazzi che mi hanno contattato, e che sfrutteranno le mie informazioni per uscire qui, visto che a Cannes, il vento non è entrato.
Noi dirigiamo verso Hyeres. In autostrada, il termometro arriva a toccare i 21 gradi.....Vive la France!
Arriviamo a La Madrague verso le 13.00. Becco quel giramondo del Gianky, oggi, in versione spacca trapezi..., accompagnato dall'inseparabile Nuccy. Con loro anche un buon gruppo di piemontesi, e liguri. Il vento, dopo una mattinata buona, ora è un po' ballerino. Comunque, qualche raffica, dopo aver preparato la tavola, mi fa optare per la Ezzy Elite 4.7 con il Tabou 106 (devo ancora andare a ritirare l'87 litri che ho fatto riparare). Per le 13,30 entriamo in acqua.
Dopo una prima mezz'ora di vento sui 20 nodi abbondanti, purtroppo, inizia ad esserci qualche buco di troppo. Decido di uscire ed armare la Goya Banzai X Pro 5.3.
Poco dopo essere rientrato, il vento aumenta bene e si distende di nuovo. Sembra averci voluto fare un dispetto. La Banzai, anche armata all'anello inferiore di bugna diventa ingestibile, ed io mi stanco non poco, tentando di tenerla. Siccome non riesco più a manovrare, esco di nuovo, e riarmo la 4.7. Rientrato in acqua, risulterò finalmente invelato correttamente per tutto il resto della sessione.
Hyeres si conferma uno spot bello panoramicamente, ma con un piano d'acqua spesso troppo chopposo, e soprattutto, ormai, infestato dai kiters. Per me, è inevitabile il confronto con i ricordi delle prime belle uscite qui, quando non chiudevo una manovra, ma imparavo progressivamente ad uscire con il vento forte.
Comunque, riesco a godermi un po' il finale dell'uscita, fino a quando la stanchezza non mi costringe ad uscire dall'acqua.
Disarmiamo e dirigiamo verso il B&B Hotel di La Seyne sur Mer, visto che l'indomani vorremmo uscire a La Coudouliere (le previsioni danno Nord Ovest). In serata per cena andiamo a Sanary Sur Mer: si vede che siamo sotto Natale; la città è illuminata magicamente a festa (veramente belle le imbarcazioni a vela latina addobbate di luci nel porticciolo), ed è affollata di gente come non ho mai visto.
L'indomani, verso le 10,00, siamo al parcheggio della Coudouliere speranzosi; ci incontriamo di nuovo con Giancarlo e Nuccy.
Per me questo spot è magico. Oltre alla bellezza del contesto, c'è il fatto che si può stare in spiaggia o al parcheggio, al caldo, riparati dal vento. Alle 11,00, però, il vento non è ancora entrato, ma si vede che al largo di Le Brusc planano, e, così, decidiamo di andare a vedere lì. In realtà, anche a Le Brusc il vento non si decide ad entrare decentemente, e solo qualche raffica è degna di nota. Incontro Dario, ed il suo amico, con cui ci siamo tenuti aggiornati nel forum di Waterwind sulle condizioni in giro. Poco dopo le 13,00, decidiamo di iniziare la nostra strada di ritorno verso Milano, ma Giancarlo, galeotto, ci chiama dalla Coudouliere. Dice che il vento sembra entrare. Andiamo a vedere, ed effettivamente sembra che stia succedendo qualcosa.
Misuro 24 nodi di raffica sulla scogliera. Decidiamo di fare un tentativo. Armo la 4,7 in vista di un possibile aumento. Mi bastano due bordi buoni a riprovare le emozioni che la Coudouliere sa dare: il piacere di stare in questo anfiteatro spettacolare, in questo mare blu intenso, e con le onde che si formano rapidamente anche con un vento leggero, sono un insieme unico. Purtroppo la festa finisce quasi subito, con il vento che, presto, ritorna incerto. Una rotazione da Ovest/Sud Ovest non lo fa entrare bene sullo spot. Io tento di stare in acqua, anche se spesso sono al galleggio anche con la 106. Ammiro Guillame, un local, che con una Simme Blacktip 2019, e la Simmer Cortex riesce a prendere qualche onda anche senza quasi vento, come fanno i surfisti seri....
Dopo mezz'ora desisto. Oggi la Coudouliere non è lei, ed è inutile stare in acqua. O forse bisognerebbe aspettare metà pomeriggio, ma noi non abbiamo tempo.
Va beh, torneremo prima possibile.
Ci mettiamo in macchina, e ripartiamo, definitivamente, verso casa.
Buone Feste a tutti! Fabio
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