Ancora Presolana! Ho inaugurato la stagione dei trekking invernali su neve, con una bella escursione al Rifugio Carlo Medici ai Cassinelli, al cospetto della Regina delle Alpi Orobie.
Trekking sulla neve: dal passo della Presolana al Rifugio Carlo Medici ai Cassinelli
Dopo l'escursione al Rifugio Albani, sono venuto ad esplorare l'altro lato della Presolana, quello sud, baciato dal sole, con un semplice ma appagante itinerario che parte dal passo della Presolana. Da questo passo, partono davvero tanti itinerari escursionistici di diverso grado di difficoltà. Questa zona delle Alpi Orobie è quindi una zona che merita di essere esplorata in tutte le stagioni dell'anno.
Per raggiungere il Rifugio Carlo Medici (prima guida della Presolana e primo salitore di questa vetta) ai Cassinelli, vi sono diversi itinerari. Il più semplice, ma più lungo, prevede di percorrerre il sentiero 319 (che all'inizio coincide con Via Cassinelli), una comoda carrozzabile sterrata, a tratti pavimentata in pietre, fino al rifugio. In tal caso, si parcheggia nei pressi dell'Hotel Spampatti (vedi nostra mappa qui sotto).
Oppure, potete prendere il sentiero 315, un po' più stretto, ma comunque comodo che conduce al Rifugio con un ampio traverso verso Nord Ovest, in moderata salita. Noi siamo tornati da questo sentiero, per chiudere un itinerario ad anello. Per imboccare il 315, conviene parcheggiare nei pressi del "Bar Neve" (ampio parcheggio), lungo la SS671, poco prima del passo, ed imboccare la strada che si stacca verso ENE in salita, di fronte alla Presolana Ski and Bike - La Bottega.
Clicca qui, per la slidegallery della nostra escursione.
Per salire, percorrendo un itinerario un po' più "avventuroso", noi abbiamo imboccato Via Cassinelli, inizialmente, ma, poco dopo, abbiamo imboccato una diramazione a destra, dove una freccia in vernice rossa indica "Baita Cassinelli". Questo sentiero sale nel bosco, che, in occasione della nostra salita (3 dicembre 2023), dopo una prima moderata nevicata di 10-20 cm, con gli abeti ed il sottobosco imbiancati, presentava alcuni scorci davvero incantevoli. D'estate il sentiero, che sale con lieve pendenza e qualche strappo, non presenta problemi. D'inverno, quando è coperto di neve, bisogna un po' intuirne la traccia, facendosi aiutare dai segni in vernice rossa, su pietre ed alberi, non sempre visibili. In alcuni tratti, è un po' una caccia al tesoro. Il sentiero, ogni tanto, sbuca in una radura, dove la neve si deposita più copiosa, regalando scorci davvero suggestivi.
A quota 1480 (vedi curve di livello della nostra mappa - la nostra traccia presa con il GPS dello smartphone indica 1500 m), il sentiero piega quindi con decisione verso nord, e con un tratto in decisa salita si congiunge al 315. La vista sulla Presolana si apre sempre di più, e quando è innevata, in una magnifica giornata di sole, è davvero uno spettacolo. Ancora 500 metri circa di percorso, e raggiungerete i 1568 metri del Rifugio, adagiato in un'ampia conca soleggiata.
Noi non abbiamo resistito ad assaggiare la gastronomia del Rifugio (casoncelli ed arrosto con mele e speck), prima di scendere al passo. Volendo si può raggiungere anche la Baita Cornetto, oppure, fatta tappa al Rifugio, proseguire e salire in vetta alla Presolana (d'estate), con divertenti passaggi di arrampicata di secondo grado.
D'inverno, consigliamo di avere con sè i ramponcini, che possono tornare utili in discesa, su qualche tratto di neve compatta, o ghiacciata.
Se avete commenti o suggerimenti, potete inserirli qui sotto a fine articolo.
Buona escursione. Fabio Muriano
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