Ritorno al windsurf dopo 28 anni di inattività

Credimi, dando un occhio alla tua attuale (giustamente contenuta) attrezzatura riportata in calce... tu non hai nemmeno idea di ciò che è al top (facilità d’uso, planata anticipata...) da almeno 5 stagioni.
Se riuscissimo a liberarci dalla Peste Nera entro giugno sono disponibile a farti toccare con mano ciò che affermo.
(Come tutti) Prega.
Marco Q

Per dovere di cronaca, ammetto che anche al Pra c’è qualcuno che le usa corte (28” per oltre 180 cm di statura) ma, a parte che solo UNO è veramente bravo (austriaco, manco a dirlo) e tiene il boma più basso, è una minoranza più che esigua. Come ripeto, la stragrande maggioranza le tiene, rispetto alla propria statura (anche le signore) piuttosto lunghe; a parte i ragazzi (ancora in crescita) credo nessuno scenda a 26” (illuminante il fatto che, sui siti di surfshop, le misure da 26 in giù sono quasi a metà prezzo).
Certo, chi si è abituato ed ottiene TUTTO (manovre, planata veloce, strambate, etc) con un assetto “corto” difficilmente cambierà, ma quando vedo uno di media confidenza (con lo sport in questione) che fatica ad entrare in planata rispetto ai più (per tacere d’altro)... mi chiedo che ha sotto la calotta cranica; inoltre (cataloghi, YouTube) basterebbe guardare foto e filmati dei pro in ogni disciplina (freestyle e wave su tutte!) per rendersi conto della realtà attuale.
Controllate
Marco Q

Marco Q écrit: le pinne wave football, direttamente da Maui, una delle forme più ridicole

Sono d'accordissimo su tutto ciò che hai detto, c'è stata una innovazione notevole ed in meglio. Io lo dico perchè andavo coi cancelli (nonostante la tavola in foto mio avatar lunga 270 e 95L, pesava "appena" 9kg, quando oggi tavole come la mia pesano 7,5kg e hanno uno shape completamente diverso) con albero doppio in vetro resina da 4Kg o albero in alluminio per non parlare del boma che andava bene come fionda.
Io ho avuto anche quella pinna a forma di pallone da football era di un materiale quasi gommoso, per non parlare di quelle in policarbonato.

Io nelle mie uscite non ho giocato bene le mie carte riguardo alla centratura cime, per il resto ho avuto la sensazione che è come andare in bicicletta, di strada da fare ne ho ancora molta e di sicuro non ritornerò come ai tempi, ma visto le mie esigenze e cioè fare bordi e strambare facendo degli 8 all'∞ o quasi, sono convinto che con questa tavola e vela mi divertirò da matti. Io mi sono divertito anche l'ultimo giorno in cui non si planava, pe ril solo fatto di essere in acqua

Grazie a voi!

marco10 écrit: Si ma... datti un po' di tempo per abituarti: quello che ti hanno detto sulla necessità di avere le cimette lunghe è vero, ma è anche una questione di come ciascuno si trova. Conosco qualche surfer, vecchia scuola, di buon livello che le usa corte e non ha nessuna intenzione di cambiare perché si trova a suo agio così.
Provare ad allungare è cosa buona e giusta, ma sei appena tornato in acqua ed hai noia con le 26: trova con calma la quadra così e, poi, prova progressivamente ad allungare.
Sono 1 e 78 e, per me, il passaggio 28-30 è stato un immediato miglioramento, mentre quando ho provato a passare alle 32 non mi sono trovato ed ho fatto un passo indietro: non ho abbandonato l'idea, ma bisogna cambiare perché si hanno riscontri positivi e non esclusivamente per un dictat...

Grazie Marco10 e a tutti per i preziosi consigli, io ho avuto la sensazione che le cime erano più lunghe delle mie braccia (cosa non vera), invece che farmi quelle planate e spomparmi avrei dovuto essere più lucido e 1) centrare le cimette 2) poi planare 3) mi sarei reso conto che anche se avevo la sensazione che erano lunghe almeno capivo che erano centrate e 4) avrei fatto mente locale agli articoli che avevo letto e cioè, come avete detto voi, a 26 sono corte.

Io rispetto il tuo amico che bordeggia alla vecchia e pure io non sono uno che segue diktat, dettami o mode, ma mi è chiaro che qui non si tratta di una moda o di un dictat. Io mi sono accorto che l'attrezzatura è cambiata radicalmente, le straps sono lì pronte da essere infilate, la vela spinge subito, e la posizione non può essere quella di un tempo (lo so, perchè quando ero sfatto mi sono messo in una posizione a metà strada fra quella moderna e antica e il piede posteriore effettuava una spinta sulla poppa col conseguente spinout). Quindi sono d'accordissimo su questo tuo pensiero: "bisogna cambiare perché si hanno riscontri positivi e non esclusivamente per un dictat"

Pienamente d’accordo (infatti ho elencato i vantaggi che ho riscontrato nel cambio).
Ma, pare che anche tu abbia scelto di allungarle...
Inoltre, vale sempre la regola empirica: molte sono mode (come qualunque attività umana, non solo sportiva), ma se passano un paio di stagioni e la (stragrande) maggioranza utilizza un dato espediente tecnico/attrezzatura/escamotage, etc... significa che è valido e fa parte dell’evoluzione dello sport (o attività) in questione; nel caso specifico tutti i manuali di recente compilazione (Tricktionary) raccomandano di basarsi sulla lunghezza del proprio avambraccio (o più) impugnando il boma al centro velico.
D’altra parte, pensiamo a questi ultimi 15 anni... l’albero rdm (che non è affatto più leggero di un sdm a pari % carbonio), il boma in carbonio (risparmio di peso risibile), le vele wave a 4 stecche (spesso più potenti, oltre che più leggere, di quelle a 5), le tavole fsw e w multifin (non è acclarato che non planino sempre più tardivamente, ma che siano più divertenti sì!), le tavole wave oltre i 100 lt (che ci consentono di avere meno tavole e di poterci divertire con chop anche sottoinvelati); tutto ciò ha migliorato sensibilmente la qualità delle nostre uscite. Certo, ricordo anche mode che non hanno portato alcun vantaggio (l’uso di indossare degli shorts in cordura pesante di nylon sopra la muta, o anche pantaloni lunghi oltre le caviglie... a che pro?; pinne wave/fsw squadrate enormi che riprendevano la forma delle vele al di sopra del boma... che ne è stato? O delle scavature semisferiche, chiamate phazers, nella zona della carena appena davanti alla pinna... ora non se ne trova traccia nemmeno nelle tavole da surf; o le pinne wave football, direttamente da Maui, una delle forme più ridicole che io abbia mai visto e sparite due stagioni dopo la prima apparizione... e molto altro che ora non mi viene in mente).
Osservare, lasciar decantare almeno un paio di stagioni e poi provare (l’industria del windsurf, come qualunque altra, deve proporre continuamente novità per ovvi motivi... qualcuna è persino valida!).
Meditate
Marco Q

Si ma... datti un po' di tempo per abituarti: quello che ti hanno detto sulla necessità di avere le cimette lunghe è vero, ma è anche una questione di come ciascuno si trova. Conosco qualche surfer, vecchia scuola, di buon livello che le usa corte e non ha nessuna intenzione di cambiare perché si trova a suo agio così.
Provare ad allungare è cosa buona e giusta, ma sei appena tornato in acqua ed hai noia con le 26: trova con calma la quadra così e, poi, prova progressivamente ad allungare.
Sono 1 e 78 e, per me, il passaggio 28-30 è stato un immediato miglioramento, mentre quando ho provato a passare alle 32 non mi sono trovato ed ho fatto un passo indietro: non ho abbandonato l'idea, ma bisogna cambiare perché si hanno riscontri positivi e non esclusivamente per un dictat...