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Meglio sovra o sotto invelato? Pinna più grossa o più piccola?

  • ita4012
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24 Aug 2020 10:26 #10896 by ita4012
Apro questa discussione, per stimolare una discussione collettiva su questo argomento.

Finora, forse spinto dai ragionamenti di alcuni "esperti", sono sempre stato indotto ad uscire evitando in tutti i modi di essere sovra invelato. Allo stesso tempo, ho l'abitudine di utilizzare pinne con una superficie relativamente contenuta. In certi spot (Sud Africa, Francia, Sardegna), dove il vento non manca, questo approccio mi ha comportato pochi problemi, in genere. Ai laghi, o al mare con i termici, la scelta si è talora rivelata poco azzeccata.

La sovra invelatura comporta un affaticamento precoce, e maggiori difficoltà in manovra, soprattutto in virata veloce ed Hely Tack (meno in strambata, dove una buona spinta in poppa, aiuta a mantenere la planata durante buona parte della manovra).

Ho anche imparato nel tempo a conseguire facilmente la planata, con il minimo di superficie velica necessaria, mantenendo un assetto del corpo, ed un posizionamento dei piedi avanzato, e talora con il piede posteriore non infilato nella strap, anche per bolinare meglio in planata. Di questo, ne vado modestamente fiero.

Peraltro, diverse delle tavole che utilizzo (wave o freewave) avendo poppa relativamente stretta (anche se talora compensata da un rocker abbastanza piatto), non sono le più facili da far entrare in planata.

Le pinne piccole comportano analoghi pro e contro: maggior reattività della tavola, a scapito della portanza idrodinamica, e quindi a sfavore dell'ingresso in planata, della velocità, e della capacità di risalire al vento.

La maggior maneggevolezza per la minor superficie velica ha i suoi contro, come accenato. Minore capacità di mantenere velocità e planata nei buchi di vento, con conseguente necessità di poggiare, e minore performance in termini di bolina. Il problema, come detto, è acuito dalla pinna di minor superficie. A quest'ultimo riguardo, mi sono reso conto, ad esempio, delle migliori prestazioni quando uso la MFC K-One da 27 (pinna con buona superficie) sul Tabou 3S 106, piuttosto che la MFC freewave 25. E questo mi ha indotto ad usare la K-One sempre più spesso.

In occasione dell'uscita a Valmadrera di ieri (invelato al limite, a tratti, con la 4.7), ho realizzato anche un altro problema della sotto invelatura. Se si desidera tornare a riva per cambiare vela, e si è persa acqua per mantenere la planata, o per qualche strambata, il rientro implica una lenta bolina non planante. Il rientro, pertanto, può richiedere molto tempo, e, spesso, si lascia perdere, e si rimane in acqua, sperando che il vento migliori (come, per fortuna, poi successo ieri). Con venti termici, c'è il rischio di giocarsi una buona parte della finestra temporale in cui il vento soffia decentemente.

Per quanto rimanga convinto, che essere sovra invelati, e magari anche di tanto, sia un grosso errore, perchè porta solo a sessioni di planate a tutta velocità, magari poco in controllo, con manovre di scarsa qualità, sto iniziando a pensare che, soprattutto nel caso di uscite con i termici, sia meglio cambiare il mio tipo di approccio: meglio uscire con una vela un po' più grossa (ed una pinna correlata), rischiando la sovra invelatura, per poi, eventualmente, tornare a riva a cambiare rapidamente, piuttosto che giocarsi la sessione con vela troppo piccola.

Certo, il vento dei laghi è sempre poco stabile e rafficato, e può sempre succedere di tutto. Ma, forse, questo potrebbe essere un approccio più efficace.

Che ne pensate?

Ciao. Fabio

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