Recentemente ho spaccato la mia prolunga in carbonio Aeron RDM 36, e l'ho sostituita con una prolunga, sempre in carbonio, Chinook RDM 32. Dopo alcuni mesi d'uso, sono in grado di effettuare un confronto tra le due.

 

Prolunghe in Carbonio: Chinook rdm vs Aeron rdm

 

La Prolunga in Carbonio che ho rotto era quella visibile in questo link. La Chinook, invece, è quella che potete vedere in quest'altro link. Premetto che ho comprato questa Chinook, perchè molti rivenditori a cui mi ero rivolto per prodotti di altri marchi (es. AL360) putroppo non avevano a disposizione l'articolo, benchè risultasse in stock nel loro sito internet..... Così, mi sono rivolto ad Antonello Giglio di Hatropina, sempre serio e disponibile, che mi ha fornito rapidamente la prolunga Chinook, in tempo per la mia imminente (in quei giorni) partenza per il Sud Africa. Evidenzio peraltro che la prolunga Aeron è equivalente alla prolunga Goya, per la quale Aeron produce il componente. La Goya si differenzia solo per il fermo che blocca la base d'albero, e per la lunghezza (32 cm invece che 36).

 

 

 

Prolunga Aeron

La prolunga aeron è in carbonio (probabilmente al 100% - dato non verificabile), ha tacche ogni 2 cm (fori laterali e non prua - poppa), carrucola per il caricabasso integrata nella base di plastica, e strozzatore del caricabasso che consente il rilascio eseguendo una trazione laterale della cima (ovvero, verso l'alto, con la vela a terra, lato di dritta sul piano di appoggio). Il fermo per il posizionamento della base d'albero è molto comodo e consiste di due semicerchi in acciaio (con protuberanze al centro che si infilano nei fori di regolazione della prolunga - vedi foto), giuntati attraverso due perni all'estremità e tenuti chiusi sulla prolunga da una fascia elastica (meglio avere un elastico di ricambio). Spingendo il fermo verso l'alto, si apre; verso il basso, si blocca.

Con questi accorgimenti, la prolunga risulta estremamente comoda e funzionale, con possibilità di spostare il fermo facilmente, e di mollare il caricabasso stando in piedi, con la vela per terra (lato di dritta contro il piano di appoggio), puntando un piede sulla stessa, e cazzando il caricabasso verso l'alto, e quindi verso di sè.

Sulla robustezza e resistenza del prodotto, posso dire che l'ho usata per 4-5 anni anche in condizioni impegnative (spot di onda oceanici, rimediando qualche frullata importante), e che si è rotta solo quando la punta d'albero si è incastrata contro il fondale roccioso, ed un'onda sopraggiunta ha fatto pressione sulla tavola. Parlando con Boucke Becker, il titolare di Whitcraft, a Fuerteventura, ricordo che mi aveva evidenziato che le loro prolunghe hanno fori prua - poppa, e non laterali, per offrire maggiore resistenza laterale, visto che in caso di wipe out le prolunghe sono sottoposte al maggior sforzo proprio sui lati. 

A tutt'oggi, la considero un valido prodotto ad un prezzo ragionevole (alcune prolunghe in carbonio, oggi, hanno superato abbondantemente i 200 euro).

 

 

 

 

 

Prolunga Chinook

La prolunga Chinook è in carbonio al 100%, ha tacche ogni 2 cm (anche in questo caso, fori laterali), carrucola per il caricabasso integrata nella base di plastica, e strozzatore del caricabasso che consente il rilascio eseguendo una trazione della cima verso poppa (ovvero, orizzontalmente, con la vela a terra, lato di dritta sul piano di appoggio). Il fermo per il posizionamento della base d'albero originale è costituito da un fermo in plastica. Alla consegna, mi è stato fornito un altro fermo (sempre Chinook), relativamente comodo (vedi foto), che consiste in un cerchio di plastica rigida e spessa, che possiede due fori opposti, nei quali si inserisce il perno in acciaio che passa nei fori della prolunga. Una sorta di tappo di plastica, ad un'estremità del perno, blocca lo stesso sul fermo, per evitare che si disinserisca.

Chinook è famosa per la produzione di componenti robusti e di qualità. Sulla resistenza, il breve periodo di utilizzo non mi consente ancora conferme. Il fermo originale può essere fissato facilmente, ma tende ad incastrarsi e non appare così solido. Quello sostitutivo fa la sua funzione, sembra robusto, ma non può essere posizionato facilmente, con una sola mano.

 

 

Per quanto riguarda lo strozzatore del caricabasso, appare meno confortevole di quello della prolunga Aeron. Infatti, se è facilissimo tirare verso l'alto la cima del caricabasso, come descritto sopra, risulta, invece, più scomodo tirare la stessa lateralmente, ovvero parallelamente al terreno, con la vela armata e poggiata a terra (lato di dritta, sempre contro il piano di appoggio). Per esercitare una trazione efficace, non ci si può aiutare spingendo la prolunga con la gamba, ma occorre unicamente tirare con il braccio verso poppa. 

In definitiva, anche questa proluna mi sembra un prodotto valido, ma migliorabile in alcuni particolari.

 

Ciao. Fabio