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La Sardegna offre alcuni spot per windsurf, in cui si può fare waveriding in condizioni praticamente oceaniche. Cala Pischina, nella famosa North Shore dell'Isola, è uno di questi. Eccovi la nostra recensione, scritta a due mani con l'amico Paolo.

 

 

Windsurf, recensione spot: Cala Pischina, Sardegna

 

Cala Pischina, in Sardegna, e’ uno spot mitico soprattutto per gli splendidi colori del mare, per la bellezza del territorio circostante e per la conformazione del fondale, che nelle giornate di Maestrale intenso ( che qui ed in corrispondenza delle Bocche di Bonifacio tende ad incanalarsi e ri-orientarsi da Ponente / Libeccio ) produce onde molto divertenti per gli amanti del wave sailing (e anche del jumping).

E’ uno spot per windsurf a 360 gradi, per navigatori esperti. Forse uno degli spot piu’ pericolosi in Italia ove si è piu’ propensi a rischiare di andare a rocce, sacrificando attrezzatura e pelle..... Anche se, come altri spot wave, Cala Pischina ha tante facce: alcuni giorni è impraticabile per i normali umani... con onde che posssono anche essere double mast, e vento oltre i 40 nodi; altri giorni, è fattibile con onde di un albero e vento tra i 15 ed i 25 nodi; ed altri ancora in cui è quasi uno spot come tanti altri... 

Il pericolo maggiore è dato dal fatto che, sottovento, all'estremità Nord dell’insenatura, c'è Bomba Point (vedi nostra mappa), vero spauracchio dello spot, dove frangono onde mostruose su una distesa di scogli affioranti che non lasciano scampo. Pertanto, soprattutto nelle giornate di onda grande, si consiglia di valutare bene le proprie capacita prima di entrare in acqua, e di non bordeggiare di fronte a Bomba point....

Ma il gioco vale la candela: infatti, nelle giornate migliori la qualità dell’ onda è favolosa.

 

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Lo spot è situato a Nord, nella Gallura, a pochi KM (e 15 minuti di macchina) da Santa Teresa (vedasi nostra mappa qui sotto), e si individua facilmente percorrendo la SP90 (occidentale sarda)

Arrivando, infatti, c’è un evidente parcheggio asfaltato che si affaccia sullo spot mostrando tutta la sua bellezza ( e la moltitudine di rocce! ). Si evince da subito che vi sono due piccole spiagge divise dagli scogli ( tanto per cambiare ). Quella a Nord est è la vera e propria Cala Pischina (indicata da Google maps), idonea per la balneazione, ma dalla quale non si esce in windsurf (si finerebbe davanti a Bomba point). Al limite, è l'ultima spiaggia.... dove atterrare in caso di problemi (prima di Bomba Point). Quella più piccola, più a Sud Est (vedi nostra mappa) è la spiaggia dello spot dove si esce e si rientra in windsurf.

Il parcheggio non è molto grande ma solitamente si trova posto. Altrimenti si puo’ parcheggiare lungo la strada provinciale 90. I local armano al parcheggio e scendono con l’ attrezzatura alla spiaggia dello spot, o anche da una minuscola, che si trova direttamente sotto al Bar ( c’e’ un bar mitico per panini super o birretta post surfata, con vista sulla baia, e Corsica, da non perdere ! ). Dal parcheggio, ci sono una serie di sentieri, nella macchia, che scendono a vari punti della baia. Quello che parte a sud del parcheggio, è quello che vi porta più rapidamente alla spiaggia dello spot. Purtroppo, alcuni punti del sentiero sono utilizzati come toilette dai frequentatori di questa insenatura. Cogliamo l'occasione, per invitare tutti a non deturpare un luogo così incantevole. D'estate, il Comune posiziona alcuni bagni chimici al parcheggio. Sarebbe opportuna una soluzione anche per il resto dell'anno.

Sconsigliamo di seguire i local in uscita, in mezzo alle rocce sotto il Bar, perchè a meno che non si conosca bene il fondale, c'è il rischio di fare danni: il corridoio in mare tra gli scogli è molto stretto.

Meglio fare il "pacchetto" con il rig, indossare la muta, portare l’attrezzatura nella spiaggia che è sulla sx ( o sopravento con ponente, ovvero a sud ovest ), o, in subordine, anche nella pineta che è a ridosso della spiaggia, ed armare lì.

 

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Una volta armato, si entra in acqua, parte difficile perchè ci sono scogli ovunque e lo si è gia’ notato guardando dal parcheggio. Anche il canale di uscita davanti alla spiaggetta dello spot, infatti, non è molto largo (linea blu, nella nostra mappa).

Cercate di vedere bene cosa fanno i local, e/o di seguire le nostre istruzioni.

Nell’inside, solitamente, non c’è vento, per cui si nuota fino allo scoglio che si trova sopra vento alla spiaggetta ("upwind rocks", nella nostra mappa), per poi partire il più vicini possibile a questo scoglio, e non scarrocciare troppo, poichè sotto vento anche la situazione scogli affioranti non migliora ("downwind rocks", nella nostra mappa), ed il vento latitia. Fate attenzione, che poco sotto vento al suddetto scoglio (alla sua destra in uscita), emerso e visibile, vi sono altre rocce sommerse che si intravedono per alcuni metri, sopra le quali non bisogna passare.  

Una volta partiti il consiglio è di prendere confidenza con lo spot. Facendo bordi troppo lunghi, si arriva in mezzo alle onde che poi frangeranno a Bomba point; quando il mare è grande sono dei palazzi, e quando è grandissimo possono anche frangere al largo trascinando tutto quello che trovano dentro a Bomba point ....

Quindi, inizialmente, meglio fare bordi corti, senza planare, ma cercando di bolinare al galleggio, se il vento scarseggia, e risalire di nuovo fino alla spiaggia/insenatura da dove siete partiti. Quando siete in mare, e guardate di nuovo verso terra, il riferimento più evidente da tenere presente è il promontorio roccioso, immediatamente a SW della spiaggetta di uscita, dove in genere si appostano i "fotografi" (vedete ancora la nostra mappa).

Il consiglio è di non andare troppo sopra vento rispetto all’insenatura, specie nelle giornate di onda piccola, perchè ci sono rocce affioranti in quella zona sopra vento ( con l’onda piccola di surfa più vicini a riva, ed è pericoloso ).
Consigliamo, specialmente nelle prime uscite, di prendere confidenza con lo spot, senza osare e fare troppi bottoms, perchè rischiereste di finire troppo sotto vento, dove le onde possono frangere sulle rocce, e/o c’è poco vento, per uscire nuovamente in mare, o fare una waterstart in caso di caduta. La cosa migliore sarebbe fare uno-due bottom ed uscire.

 

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Inizialmente, si sta sulle spine. L’ esperienza con lo spot è fondamentale. Pian piano, ci si fa il callo, ma fate sempre attenzione. Lasciarsi troppo andare non è mai buona cosa, infatti molti surfisti, anche esperti, finiscono sulle rocce. Non c’è grosso pericolo di farsi male (salvo giornate veramente impegnative), ma l’attrezzatura ne soffrirà, e qualche graffietto ci scappa sempre.

Quando il mare non è grandissimo, l’onda un po’ molla vicino a riva; quindi, a meno che non si surfa fino all’ultimo, il rischio di finire a rocce è minore. Ed è molto più facile superare i frangenti in uscita.

Quando il mare è grosso, il pericolo aumenta perchè l’onda non perde potenza neanche sotto costa. Quindi, forse meglio prendere l’ultima onda della serie per riuscire ad uscire in tempo. Nota di Fabio: in occasione della mia prima uscita, per fuggire da un'onda che rimaneva grossa anche in prossimità della riva, ho commesso l'errore di non rientrare nella spiaggetta di uscita (vedi tecnica descritta dopo), ma di dirigere nella zona di rocce sotto vento alla spiaggetta, dove non c'è vento. Quindi, una volta caduto lì, non sono riuscito a fare la waterstart. Ho quindi commesso il secondo errore, cioè ho tentato di uscire dall'acqua dalle rocce (per fortuna, senza particolari danni), invece di lasciarmi trasportare dalla corrente un po' sotto vento, in una zona dove il vento torna a soffiare. 

Uscire dall’acqua non è troppo complesso, ma richiede una tecnica ben precisa: basta seguire esattamente il percorso per entrare. Ovvero, presa un'ultima onda di fronte al promontorio dei fotografi, ci si fa spingere e portare da questa dritto fino alla spiaggetta. Anche se, avvicinandoci a riva, il vento andrà calando, la spinta dell'onda ci manterrà plananti o quasi, e quindi abbastanza stabili e veloci sulla tavola. Qualcuno riesce addirittura ad arrivare in spiaggia. La maggior parte nuota negli ultimi metri davanti alla spiaggia, dove alla fine si torna a toccare il fondo con i piedi. Attenzione alle pinne, ci sono scogli affioranti!
Se, scarrocciando, si finisce sotto vento alla spiaggetta, non cercate di uscire attraverso gli scogli, ma puntate dritti alla spiaggetta sotto vento, ovvero alla vera e propria Cala Pischina; è più sicuro.

 

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Ed ora la cosa più importante: come surfare e sfruttare al meglio le magnifiche onde di Cala Pischina? La zona dove l'onda va agganciata è quella davanti al promontorio dei fotografi, o leggermente sopra vento ad essa (vedete linea rossa, ed indicatori, nella nostra mappa). Come al solito, e valido in tutti gli spot wave, ci si guarda alle spalle per scrutare la superficie del mare, e rilevare l'arrivo di un set buono. Si prende l'onda prescelta, e la si bolina fino a portarsi davanti al promontorio sopra indicato, stando attenti alle regole di precedenza sull'onda. Quando l'onda inizia a frangere alla vostra destra (l'onda, qui, è una sinistra), o diventa sufficientemente ripida (e qui, entra in gioco l'esperienza nel waveriding), si parte con il primo bottom, a cui far seguire il primo cut back. Il vento, di direzione side/side off, consente anche un bel down the line. Nelle prime sessioni qui, fate uno, o al massimo, due bottoms e relativi cut back. Poi, sfruttate la parete dell'onda per accelerare in discesa lungo la stessa, mentre (si spera) si sta smorzando, ed andate a strambare sopra la sua cresta finale non frangente, e puntare di nuovo verso il largo. Il terzo bottom, se non siete esperti, potrebbe essere fatale, perchè vi potrebbe portare nella zona di rocce sotto vento alla spiaggetta, dove manca l'aria. Poi, in realtà, ci sono giornate in cui Cala Pischina perdona, ed anche se finite in quella zona, non vi succede nulla di pericoloso (tenete però presente quanto detto sopra, a proposito degli errori da non commettere).

In conclusione, Cala Pischina è uno spot dove, soprattutto le prime volte, prima di entrare in acqua, ve la "fate un po' sotto", e dopo essere usciti, vi chiedete quando sarà la prossima occasione....

Buon vento. Fabio e Paolo.

P.S. Se volete aggiungere qualche altro consiglio, o impressione, potete farlo nello spazio per i commenti qui sotto.

 

Clicca qui, per una bella slidegallery di una giornata a Cala Pischina

 

 

 

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